Dazi, Trump elimina la scappatoia per i prodotti sotto gli 800 dollari dalla Cina: Shein e Temu alzano i prezzi


Donald Trump ha eliminato la scappatoia che finora ha consentito agli americani di acquistare beni a basso costo dalla Cina aggirando i dazi. L’espediente legale, spiega il New York Times, permetteva di evitare le tariffe e altri oneri burocratici per prodotti fino a 800 dollari, purché fossero spediti a piccole imprese o direttamente ai consumatori statunitensi. La decisione della Casa Bianca di eliminare una volta per tutte questa scappatoia – ribattezzata «regola de minimis» – porterà inevitabilmente a prezzi più alti per gli americani che acquistano online. In particolare da piattaforme di e-commerce cinesi come Shein e Temu.
Trump rivendica: «Quella scappatoia è una truffa»
Secondo Trump, la scappatoia che finora ha permesso agli americani di acquistare online prodotti fino a 800 dollari senza preoccuparsi dei dazi è una vera e propria truffa. «E noi l’abbiamo fermata, finalmente», ha rivendicato il presidente americano. Ufficialmente, la Casa Bianca ha motivato questa decisione con la volontà di proteggere le piccole imprese dalla concorrenza cinese e recuperare i posti di lavoro statunitensi persi nel settore della logistica. In realtà, scrive il New York Times, la preoccupazione di Trump è legata anche all’utilizzo della regola «de minimis» per far entrare il fentanyl negli Stati Uniti.
Temu e Shein alzano i prezzi
La modifica introdotta da Trump è entrata in vigore alle 00:01 di venerdì 1° maggio. E ha già fatto aumentare i prezzi dei prodotti venduti su alcune piattaforme di e-commerce. Temu ha iniziato a elencare sul proprio sito le «spese di importazione» per chi compra dagli Stati Uniti. Mentre Shein ha comunicato ai propri clienti che i dazi sono già «inclusi nel prezzo da pagare». A livello pratico, ci sarà da capire ora come i funzionari doganali statunitensi, già provati dall’inasprimento delle tariffe, riusciranno a riscuotere i dazi anche sui numerosissimi piccoli ordini che entrano quotidianamente negli Stati Uniti. L’eccezione «de minimis» fu creata negli anni Trenta proprio per facilitare il lavoro dei funzionari doganali. La soglia minima per i pacchi esenti da dazi è stata alzata a 5 dollari nel 1978, a 200 dollari nel 1993 e a 800 dollari nel 2016.
Prove di dialogo tra Washington e Pechino sui dazi
La stretta di Trump sulle importazioni a basso costo dalla Cina si inserisce nella più ampia guerra commerciale dichiarata da Washington nei confronti di Pechino. Al momento, l’amministrazione statunitense ha imposto una tariffa minima del 145% su tutti i prodotti cinesi. D’ora in avanti si applicherà anche agli acquisti online da pochi dollari. Nel 2023, la US Customs and Border Protection – ossia l’agenzia federale che si occupa del controllo delle dogane – ha elaborato un miliardo di pacchi di questo tipo, il cui valore media era di 54 dollari. Oggi, venerdì 2 maggio, la Cina ha fatto sapere che sta valutando l’offerta degli Stati Uniti di avviare colloqui sui dazi. Il ministero del Commercio di Pechino, però, ha anche avvertito che «se gli Usa vogliono davvero dialogare, dovrebbero dimostrare la loro sincerità ed essere pronti a correggere le loro pratiche sbagliate. Eliminando i dazi unilaterali».
Foto copertina: EPA/Will Oliver | Donald Trump durante un evento nel giardino della Casa Bianca, 1° maggio 2025