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Regionali in Puglia, il caso TgNorba e il risiko dei possibili candidati a destra (mentre il centrosinistra ha quasi scelto)

04 Maggio 2025 - 19:19 Sofia Spagnoli
lungomare bari elezioni regionali puglia candidati destra sinistra
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Ancora stallo a destra. Se Decaro confermasse la sua candidatura, troverebbe il sostegno di Avs. Apertura da M5s

Lo scenario che si profila in Puglia, una delle sei Regioni che verranno chiamate al voto tra l’autunno 2025 e la prossima primavera, è il più definito, chiaro, senza spazio per colpi di scena, almeno dalle parti del centrosinistra. «Non c’è in corso ancora nessun tavolo politico, perché siamo tranquilli», dice un dem ad Open. Tutto ruota attorno a un nome già dato per favorito: Antonio Decaro, europarlamentare eletto lo scorso giugno tra le fila del Pd, e che alle elezioni europee ha ottenuto oltre 490mila preferenze, risultando il candidato più votato del partito nella Circoscrizione Sud. Di queste, ben 350mila sono arrivate dalla sola Puglia, dove Decaro ha ricoperto il ruolo di sindaco di Bari dal 2014 al 2024. Resta però una variabile: la sua candidatura non è stata ancora ufficialmente confermata, e c’è il rischio di fare i conti senza l’oste. Anche se il dem una mezza apertura l’ha data nelle scorse settimane: «Quando arriverà il momento, e ad oggi non si sa nemmeno quando si vota, farò quello che mi chiederanno i pugliesi». Posizione ribadita ancora dai suoi fedelissimi «se i pugliesi lo chiederanno lui risponderà» perché «non possiamo ignorare 350mila voti….», dicono.

Sostegno da Avs

Alleanza Verdi e Sinistra (Avs) si è già detta pronta ad appoggiare Decaro nella sua corsa verso le regionali, quando la candidatura verrà confermata. Il partito di Fratoianni e Bonelli starebbe inoltre valutando la possibilità di candidare come consigliere regionale e capolista Nichi Vendola, segnando così il grande ritorno dell’ex presidente della Regione Puglia nell’agone politico. Nonostante Avs non possa contare su un consenso particolarmente ampio in Puglia, «qualche voto lo porterebbero a casa grazie a Vendola e per le posizioni del partito sulla politica estera, come sulla Palestina – riferiscono fonti di centrosinistra- Un consenso di nicchia, concentrato soprattutto nelle città universitarie», precisano.

Movimento 5 Stelle

Quanto al Movimento 5 Stelle, la situazione resta ancora incerta. Alle scorse regionali i pentastellati si presentarono da soli, candidando Antonella Laricchia, come già avevano fatto nella tornata elettorale precedente. «Siamo in una fase di ascolto – spiega Leonardo Donno, deputato dei 5S – stiamo lavorando alle istanze emerse dai territori per costruire un programma condiviso partendo dalla legalità e dal no al trasformismo. Solo dopo avvieremo le interlocuzioni per verificare possibili convergenze sui temi. Se vogliamo contrastare il centrodestra, dobbiamo lavorare insieme». Un modo prudente, per dire che l’alleanza è possibile.

Una sicurezza per Elly Schlein

Se si guarda agli equilibri interni al Pd, ci può essere qualche nuvola. Se Decaro si candidasse, la Puglia sarebbe la terza regione (insieme alle Marche e alla Toscana) il cui candidato di centrosinistra sarebbe un riformista del Partito democratico, linea che si discosta dall’impostazione più sociale e di sinistra della segretaria Elly Schlein. E sui possibili malumori interni un dem commenta: «Riusciamo a farci guerra tra di noi, perché quando siamo sicuri di vincere, tanti vorrebbero partecipare alla festa…».  Ma c’è spazio per uno scontro? «Ma no – continua – se tu hai un’investitura dal popolo non c’è Schlein o Bonaccini che tenga», spiega. Per alcuni, inoltre, a Elly Schlein converrebbe avere Decaro come presidente di Regione piuttosto che a Bruxelles. «Un incarico in Europa non ti ghettizza, anzi: ti dà una visione più ampia del Paese e dell’Europa, e può diventare una piattaforma di lancio per ruoli ancora più importanti», quindi «la segretaria sarebbe sicuramente ben contenta di averlo in Puglia».

Il centrodestra attende Taranto

Per quanto riguarda il centrodestra, la situazione è ancora in fase di stallo: si prende tempo, e tutto sembra ruotare attorno alla partita che si giocherà a Taranto il 25 e 26 maggio. Il capoluogo pugliese è uno dei comuni chiamati al voto, ma la maggioranza arriva alle urne divisa. Sarà proprio l’esito di quella competizione a fare da cartina di tornasole per capire come spartirsi la candidatura alle regionali, come rivelano alcune fonti del centrodestra. Forza Italia e Fratelli d’Italia corrono insieme, sostenendo Luca Lazzaro, presidente regionale di Confagricoltura. La Lega, invece, appoggia Francesco Tacente, avvocato 42enne di area civica, in una coalizione più ampia che include anche i Riformisti-Psi e altri movimenti locali. Un test per vedere che tipo di profilo può convincere di più l’elettorato.

I candidati

Negli ultimi mesi qualche nome ha cominciato comunque a circolare, senza però mai decollare ufficialmente. Uno di questi è quello di Enzo Magistà, direttore del TgNorba, emittente televisiva locale. Il giornalista aveva già avuto diversi incontri con i dirigenti regionali dei partiti, ma poi è arrivata la sorpresa: un’intervista pubblicata sul Corriere del Mezzogiorno in cui Magistà, di fatto, mette il centrodestra in stand-by, dichiarando di aver ricevuto una proposta anche da Antonio Decaro. «Ho dato la mia personale disponibilità anche a Decaro», afferma. E quando il giornalista gli chiede: «Quindi da una parte e dall’altra?», Magistà risponde: «Io, per parte mia, mi riservo di valutare tutte le possibilità – continua – Sono un democristiano, né di destra né di sinistra». «Quando la mattina ho letto quell’intervista, ho pensato: dai, ma è uno scherzo…», raccontano dal centrodestra. E invece no. Ovviamente, la sua credibilità si è immediatamente sgretolata. Così si volta pagina, e l’attenzione si concentra su nomi più politici, come quello di Mauro D’Attis, deputato di Forza Italia, vicepresidente della Commissione parlamentare Antimafia e commissario regionale del partito. Da lui, però, non è ancora arrivata alcuna conferma. Stesso discorso vale per Andrea Caroppo, anche lui deputato di Forza Italia. Due profili politici ben definiti, ma lontani dall’identikit del candidato civico che, secondo Antonio Tajani, servirebbe al centrodestra, soprattutto a livello locale, per battere la sinistra. Chi vivrà, vedrà.

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