Ultime notizie DaziDonald TrumpGazaUcrainaVladimir Putin
ESTERIBenjamin NetanyahuGazaHamasIsraeleMedio OrientePalestina

Pronta l’invasione di Gaza «fin dentro i tunnel», sfollamento dei civili e aiuti «in mano a privati»: il piano di Netanyahu per conquistare la Striscia

05 Maggio 2025 - 18:19 Ugo Milano
gaza netanyahu conquista
gaza netanyahu conquista
In un video pubblicato sui social media, il primo ministro israeliano ha confermato di essere «alla vigilia di un'invasione massiccia». L'obiettivo sarebbe «bonificare» l'area, mantenendo il rigido controllo sui convogli umanitari. Trump: «Niente aiuti? Colpa di Hamas»

Non più una strategia mordi e fuggi di incursioni all’interno della Striscia di Gaza ma il ritorno, come non avveniva da mesi, alla conquista effettiva di ampie porzioni del territorio. È ormai la «vigilia di un’invasione massiccia di Gaza», ha annunciato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in un video pubblicato sui social media. Un’azione militare ampia e con l’obiettivo chiaro: di rimanere in quelle zone con i militari e di «bonificarle, per impedire il ritorno del terrorismo». Ufficialmente non si tratta quindi di «conquista totale» dell’enclave, come invece si diceva qualche ora fa. Si parla, però, chiaramente dello sfollamento di centinaia di migliaia di palestinesi dalle loro case verso il sud di Gaza, dove la presenza di miliziani di Hamas è ritenuta pressoché sradicata.

La campagna di conquista di Gaza: «Non conquisteremo la Striscia, ma entreremo nei tunnel»

Il via libera ufficiale, all’unanimità, è arrivato dal gabinetto di guerra nella notte tra il 4 e il 5 maggio. Una campagna militare senza precedenti, «intensa», in cui la popolazione della Striscia dovrà essere «spostata per la sua stessa protezione». Perché l’intenzione, e lo ha chiarito il premier Netanyahu, non è quella di condurre raid e poi ritirarsi, anzi «è l’esatto opposto». Di fronte alle proteste dei familiari degli ostaggi ancora tenuti da Hamas, che temono che i loro cari possano cadere vittima dell’intensificarsi delle operazioni militari, arrivano rassicurazioni da alti funzionari israeliani. «È un piano ampio ma limitato, non sono previste operazioni nelle zone dove si sospetta la presenza di ostaggi», hanno riferito alla testata Ynet. L’obiettivo dell’azione sarà conquistare aree – «ma non l’intera Striscia» – e «bonificare sopra e sotto terra, fin dentro ai tunnel».

Lo sfollamento forzato e gli aiuti: «Sempre meno e in mano a privati»

A tenere banco a livello internazionale è il tema dello sfollamento dei residenti e della riorganizzazione del flusso di aiuti umanitari. Un alto funzionario della Difesa ha confermato il piano di «trasferimento volontario per i residenti di Gaza», per consentire una «bonifica in stile Rafah, dove tutte le minacce sono state eliminate e l’area è stata integrata nella zona di sicurezza». Gli aiuti, che per ora saranno sospesi nonostante la situazione drammatica nell’enclave, saranno affidati alla gestione di «società private, che distingueranno chiaramente e rigidamente tra civili e miliziani di Hamas per la consegna». Quando? Non è ancora dato saperlo, probabilmente dopo la visita del presidente americano Donald Trump durante la prossima settimana. Intanto, però, una cosa è certa: di camion nella Striscia «non ne entreranno come prima, ma verrano solo forniti i beni essenziali sotto stretto controllo».

La promessa di Trump: «Aiuteremo i palestinesi a procurarsi cibo, ma è colpa di Hamas»

E proprio Donald Trump non si è scucito riguardo al piano di invasione israeliano. In un punto stampa dalla Casa Bianca il tycoon si è limitato a commentare la questione degli aiuti. In particolare, ha promesso che gli Stati Uniti aiuteranno «la popolazione di Gaza a procurarsi del cibo. La gente muore di fame, noi la aiuteremo a procurarsi del cibo». Il presidente statunitense ha poi aggiunto: «I palestinesi sono stati trattati molto male da Hamas». I miliziani, secondo Trump, starebbero «rendendo tutto impossibile perché prendono tutto quello che arriva» dai convogli umanitari.

leggi anche