Il sindaco campano e le «molestie olfattive» dei cittadini del Bangladesh: «Multa fino a 500 euro»


Il sindaco di Palma Campania Nello Donnarumma ha pubblicato un’ordinanza per la comunità del Bangladesh. Il primo cittadino vuole contrastare le «molestie olfattive» che a suo dire proverrebbero da attività commerciali, laboratori, cucine e abitazioni private. Che sono dedicate a preparazione e conservazione dei cibi. Il Mattino ricorda che c’è un precedente storico: nel 2014 l’allora sindaco Vincenzo Carbone pubblicò un’ordinanza «per la tutela del decoro e dell’igiene urbana». Il provvedimento vietava ai cittadini di sputare a terra, pena una multa tra i 25 e i 500 euro.
L’ordinanza
Donnarumma ha deciso di allertare gli agenti di polizia municipale. Vuole individuare gli autori di emissioni di odori “disagianti e molesti” e multarli fino a 500 euro. «Si tratta di un provvedimento necessario e urgente, adottato a seguito delle numerose segnalazioni pervenute e volto a tutelare salute pubblica e vivibilità urbana, prima che il fenomeno diventi una vera e propria emergenza. Siamo convinti che una città che rinuncia a difendere la qualità dell’aria, rinuncia a difendere la dignità dei suoi cittadini», dice il sindaco. A Palma Campania i cittadini del Bangladesh sono migliaia. Interi quartieri sono abitati solo da loro.
Ristoranti, gastronomie, alimentari
Negli anni hanno aperto ristoranti, gastronomie, negozi di alimentari. Tutti gestiti da bengalesi e rivolti a clienti del Bangladesh. «Come farete a misurare gli odori?», si chiedono in tanti sui social network. Risponde Giuseppe Ferrante, assessore con delega all’immigrazione: «Non escludiamo di dotare la polizia municipale di misuratori olfattometrici, ma in ogni caso molte sentenze della Cassazione hanno decretato che i pubblici ufficiali possono agire anche in casi di evidenza oggettiva, senza ricorrere necessariamente a strumenti». Nel corso del suo primo mandato il sindaco Donnarumma inventò l’esame di italiano obbligatorio per chi voleva ottenere la residenza.
Il sovraffollamento
Il primo cittadino ha anche avviato iniziative per contrastare il sovraffollamento delle abitazioni. Mandando i vigili a controllare le case, promettendo meno tasse a chi investe nel centro storico e autorizzando le forze dell’ordine a sequestrare i materassi nelle case sanzionate. Ha persino riscosso la tassa di soggiorno nei confronti di chi ospitava gli immigrati.