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Concorso da Consigliere parlamentare in Senato: 15 i posti disponibili. Come candidarsi e quali saranno le prove

07 Maggio 2025 - 18:12 Sofia Spagnoli
senato concorso per accesso come funziona
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La domanda deve essere caricata sull'apposito sito di Palazzo Madama entro le 18 del 6 giugno 2025

Il Senato della Repubblica si rinnova e apre un concorso per quindici posti da Consigliere parlamentare. Un’opportunità per poter accedere alla carriera direttiva dell’amministrazione di Palazzo Madama. I consiglieri, infatti, dirigono uffici e strutture operative e forniscono supporto giuridico e tecnico ai senatori. I posti disponibili sono suddivisi in due filoni: dodici per l’indirizzo giuridico e tre per l’indirizzo economico. Ogni candidato potrà concorrere per uno solo dei due campi. Le prove da svolgere sono quattro e si diversificano in base all’indirizzo selezionato.

I requisiti per l’ammissione

Sono ammessi al concorso i cittadini italiani, che godono di diritti civili e politici, che abbiano un’età compresa tra i 18 anni e i 47 anni. Oltre a questo, è necessario avere una laurea magistrale o una laurea specialistica. I titoli conseguiti all’estero devono essere riconosciuti come equivalenti da un’autorità italiana competente, con indicazione della votazione corrispondente. Infine, è richiesta un’idoneità fisica «in relazione alle specifiche funzioni del consigliere parlamentare».

Come inviare la domanda?

Per partecipare al concorso, i candidati devono presentare la domanda online tramite la piattaforma concorsi.senato.it entro le ore 18 del 6 giugno 2025. Dopo aver caricato la domanda – con l’indicazione di tutte le generalità – il candidato deve effettuare la stampa della ricevuta e pagare un contributo di 20 euro attraverso il sistema PagoPa.

La prova preliminare

I candidati che saranno ammessi al concorso, prima della prova scritta, dovranno prendere parte a una prova preliminare. Questa consisterà in un test di sessanta quesiti a risposta multipla, che avranno per oggetto il diritto costituzionale e le procedure parlamentari. I candidati avranno 45 minuti per completare il test e, durante la prova, non sarà consentito l’uso di vocabolari, tabelle o dispositivi elettronici.

Le prove scritte

Le prove scritte si diversificano in base all’indirizzo selezionato. Per quello giuridico, comprendono:

  • Diritto costituzionale, anche con riferimento al diritto e alla procedura parlamentare;
  • Storia d’Italia dal 1848 ai giorni nostri, con attenzione alla storia costituzionale, delle istituzioni, al processo di integrazione europea e alle relazioni internazionali;
  • Diritto civile;
  • Diritto amministrativo, o, a scelta del candidato, diritto dell’Unione europea;
  • Lingua inglese, con la redazione di un abstract di un testo senza l’uso di vocabolario o dizionario.

Per l’indirizzo economico, invece, le prove scritte includono:

  • Economia politica e politica economica;
  • Diritto costituzionale, anche con riferimento al diritto e alla procedura parlamentare;
  • Statistica metodologica ed economica, con focus sull’econometria e l’analisi delle politiche pubbliche;
  • Scienza delle finanze, o, a scelta del candidato, economia monetaria ed economia internazionale;
  • Per la lingua inglese, dovrà essere redatto un abstract senza l’uso di vocabolario o dizionario.

I candidati avranno sei ore per completare le prove, mentre per la prova di lingua inglese, il tempo a disposizione sarà specificato in seguito.

La prova orale

Alla prova scritta segue la prova orale. Anche in questo caso le conoscenze richieste si diversificano in base al ramo selezionato. I candidati che hanno superato le prove scritte per l’indirizzo giuridico sono chiamati a sostenere le seguenti prove orali:

  • Diritto costituzionale, anche con riferimento al diritto e alla procedura parlamentare;
  • Storia d’Italia dal 1848 ai giorni nostri, con particolare attenzione alla storia costituzionale, delle istituzioni, al processo di integrazione europea e alle relazioni internazionali;
  • Diritto civile, anche con riferimento al diritto commerciale;
  • Diritto amministrativo, anche con riferimento al diritto processuale
  • Diritto dell’Unione europea;
  • Diritto del lavoro;
  • Diritto dell’economia, anche con riferimento al diritto dei mercati regolamentati;
  • Storia delle dottrine politiche;
  • Economia politica e politica economica;
  • Lettura e traduzione di un breve testo scritto in lingua inglese, che servirà da base per ulteriori domande e una conversazione in lingua.

Al colloquio orale per l’indirizzo economico sono richieste conoscenze nelle seguenti materie:

  • Economia politica e politica economica;
  • Diritto costituzionale, anche con riferimento al diritto e alla procedura parlamentare;
  • Statistica metodologica ed economica, anche con riferimento all’econometria e all’analisi e valutazione delle politiche pubbliche;
  • Scienza delle finanze;
  • Economia monetaria ed economia internazionale;
  • Contabilità di Stato e degli enti pubblici;
  • Economia della regolamentazione;
  • Diritto dell’economia, anche con riferimento al diritto dei mercati regolamentati;
  • Storia d’Italia dal 1848 ai giorni nostri, con particolare riferimento alla storia economica, nel contesto del processo di integrazione europea e delle relazioni internazionali;
  • Lettura e traduzione di un breve testo scritto in lingua inglese, che servirà da base per ulteriori domande e una conversazione in lingua.

La prova tecnica

E infine, l’ultimo step: la prova tecnica, che verrà svolta durante la prova orale, e consiste nella ricerca via «Internet di informazioni e contenuti nei siti istituzionali italiani e dell’Unione europea, nelle banche dati normative, giurisprudenziali e di documentazione ad accesso libero, afferenti all’attività parlamentare». Per il superamento della prova tecnica, il candidato dovrà riportare un punteggio di almeno 6 punti su 10.

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