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Il medico di guardia «stupratore seriale privo di freni inibitori». La condanna a 10 anni per gli abusi su 9 giovani pazienti a Milano

sciopero medici infermieri mercoledì 20 novembre
sciopero medici infermieri mercoledì 20 novembre
Il professionista di 42 anni ha lavorato come guardia medica a Milano e provincia. Le indagini partite dalla denuncia di una ragazza, ora il risarcimento di almeno 30 mila euro dopo la condanna

Un medico di guardia è stato condannato a dieci anni di reclusione per aver abusato di nove giovani pazienti. La sentenza è stata emessa dal giudice per l’udienza preliminare di Milano, Luigi Iannelli, al termine di un processo celebrato con rito abbreviato. Il professionista, 42 anni, è stato ritenuto colpevole di violenza sessuale aggravata e falso. Il giudice ha accolto integralmente la richiesta della pubblica accusa, rappresentata dalla pm Alessia Menegazzo.

Le indagini e gli arresti

Il medico, che ha svolto attività a Milano, San Giuliano Milanese e San Donato, era stato raggiunto da due ordinanze di custodia cautelare. La seconda, eseguita con la misura degli arresti domiciliari, si riferiva a nuove accuse emerse nel corso delle indagini. Secondo le ricostruzioni, gli abusi sarebbero avvenuti durante visite mediche, sfruttando il contesto clinico come pretesto.

La prima denuncia di una ragazza

Le indagini sono partite in seguito alla denuncia di una giovane paziente. In breve tempo, i casi segnalati sono saliti a quattro. Tra l’ottobre 2022 e l’autunno 2023, il numero delle denunce è cresciuto fino a nove. Le testimonianze sono state raccolte anche tramite incidente probatorio, svolto lo scorso luglio.

Le motivazioni del giudice

Il gip Cristian Mariani, in un’ordinanza precedente, aveva descritto l’indagato come «un violentatore seriale privo di freni inibitori». Secondo il giudice, l’uomo avrebbe agito «con metodi fraudolenti e repentini per superare la resistenza» delle vittime, approfittando del proprio ruolo professionale. Oltre alle violenze, al medico è stata contestata anche la falsificazione di alcuni certificati medici. Le pazienti, seguite da diversi legali tra cui l’avvocato Andrea Prudenzano, avranno diritto a un risarcimento. Il giudice Iannelli ha disposto il pagamento di provvisionali comprese tra i 20 e i 30 mila euro a favore delle nove giovani.

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