Trump incontra Al Jolani a Riad, la svolta Usa sulla Siria: «Via tutte le sanzioni, ma riconoscete Israele». E Damasco esplode di gioia – I video


Il presidente americano Donald Trump ha incontrato questa mattina a Riad il nuovo leader siriano Ahmed al-Sharaa (anche conosciuto col nome di battaglia di al-Jolani), all’indomani dell’annuncio che gli Usa elimineranno le sanzioni imposte da anni sulla Siria. A fare gli onori di casa, entusiasta per il riallaccio dei rapporti, il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, mentre il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, grande protettore degli ormai ex insorti di Al Sharaa, ha partecipato da remoto all’incontro con una telefonata. Stando a quanto ricostruisce la Casa Bianca, al leader della nuova Siria Trump avrebbe dettato la seguente agenda per «cogliere l’occasione» della riapertura politico-economica: «Firmare gli Accordi di Abramo con Israele (ossia riconoscere e normalizzare i rapporti con lo Stato ebraico, ndr), dire a tutti i terroristi stranieri di lasciare la Siria, deportare i terroristi palestinesi, aiutare gli Usa a prevenire il risorgere dell’Isis e assumere la responsabilità del centri di detenzione dell’Isis nella Sira nord-orientale». In cambio, Trump paventa la possibilità di «normalizzare le relazioni col governo siriano». Sempre secondo il resoconto della Casa Bianca, nell’incontro a tre/quattro si sarebbe parlato anche delle guerre tra Israele e Hamas e tra Russia e Ucraina.
May 14, 2025
La soddisfazione di bin Salman e l’euforia a Damasco
L’annuncio fatto ieri da Donald Trump dell’abolizione delle sanzioni Usa alla Siria è stato accolto da un applauso scrosciante al palazzo reale di Riad, con lo stesso principe bin Salman scattato in piedi per sciogliersi in un applauso entusiasta. «Cosa non faccio per il principe della Corona», ha scherzato a quel punto lo stesso Trump. Ma la notizia è stata accolta se possibile con euforia ancora maggiore 1.600 chilometri a nord-ovest, tra le strade di Damasco e delle altre città siriane. Ieri sera e nella notte, come documentano molti video rimbalzati sui social, cittadini in festa si sono riversati nelle strade cantando e sparando per aria, mentre le auto formavano caroselli suonando i clacson all’impazzata. Nella piazza Umayyade di Damasco è stato distribuito gelato gratis a tutti, mentre venivano brandite le bandiere della Siria e della fazione di Al Sharaa, la milizia islamista Hayat Tahrir al-Sham. Forse nessuno avrebbe mai sperato che appena cinque mesi dopo la cacciata di Bashar al Assad e la presa di Damasco il nuovo leader, fattosi le ossa tra Isis e Al Qaeda, avrebbe stretto la mano al presidente Usa, mettendo fine a decenni di gelo e di sanzioni. Fino a prova contraria.
May 13, 2025