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Garlasco, spunta l’Sms shock della cugina di Chiara Poggi: «Abbiamo incastrato Alberto Stasi»

15 Maggio 2025 - 15:48 Alba Romano
alberto stasi carcere chiara poggi
alberto stasi carcere chiara poggi
Il messaggio inviato da Paola Cappa a un amico. Con altri 280 sms sarebbe agli atti delle nuove indagini della procura di Pavia, secondo quanto riporta "Giallo"

«Mi sa che abbiamo incastrato Stasi». Sarebbe questo il testo di un messaggio inviato a un amico da Paola Cappa, cugina di Chiara Poggi sin qui mai indagata, dopo la morte della ragazza nell’agosto 2007. L’sms farebbe parte di una «collezione» di 280 messaggi finita agli atti della nuova indagine della procura di Pavia sull’omicidio di Garlasco. Lo riporta il settimanale “Giallo”. L’allora fidanzato di Chiara Poggi, Alberto Stasi, fu poi condannato a 16 anni di reclusione, pena che sta finendo di scontare, ma a marzo l’indagine è stata clamorosamente riaperta, con il faro puntato su Andrea Sempio, amico del fratello della vittima. Proprio ieri all’esito di nuove perquisizioni e ricerche è stato però trovato un martello nel canale di Tromello, vicino a una casa di corte della famiglia di Stefania e Paola Cappa, le due cugine i cui comportamenti già nelle ore successive all’omicidio destarono sospetti, ma sin qui mai indagate. 

Le conversazioni tra Paola e l’amico depositate in procura

Nelle varie conversazioni tra Paola Cappa e l’amico in questione, depositate in procura, i due avrebbero affrontato le varie piste investigative degli inquirenti dopo il delitto. All’epoca dei fatti, le indagini si concentrarono solo ed esclusivamente su Stasi, nonostante l’allora comandante della stazione dei carabinieri, Franco Marchetto, avesse insistito per considerare anche le piste dei conoscenti più vicini alla vittima, tra cui le cugine. Entrambe diedero un alibi raccontando di essere state a casa la mattina e Stefania aggiunse di essere andata in piscina. Tuttavia, un supertestimone anonimo ha dichiarato che avrebbe visto Stefania quella mattina, oltre alla testimonianza di Muschitta che riferì di aver notato una donna bionda in bici con un oggetto da camino. Oggetto che gli inquirenti ora stanno cercando.

Le conversazioni con la nonna: «Oddio gli zii, non li voglio a casa»

Dopo il delitto le due sorelle vennero intercettate. In un’intercettazione, c’è Paola Cappa che parla con sua nonna per lamentarsi del fatto che i genitori di Chiara in quel periodo stavano a casa sua perché non potevano stare nella villetta sotto sequestro. «Odio gli zii, non li sopporto più, mi hanno rotto. Non voglio che vengano qui. Se io e Stefania siamo ridotte così è per questa storia qua», dichiarò Paola. «Perché, poverini?», rispose la nonna. «Perché non li sopporto più, mi hanno rotto i c…oni, basta!!». Nel frattempo, si stanno facendo verifiche anche su una festa in piscina risalente a luglio 2007, pochi giorni prima del delitto.

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