Luca Bizzarri contro tutti sul Referendum: «Basta indignarsi per l’astensionismo, servono regole meno stupide»


Dopo Geppi Cucciari, ora anche Luca Bizzarri si esprime sui cinque referendum approvati a gennaio dalla Corte Costituzionale su lavoro e cittadinanza, previsti per l’8 e il 9 giugno. «In effetti non si capisce perché uno contrario al referendum dovrebbe andare a votare al referendum rischiando di renderlo valido. Forse far delle regole meno stupide eviterebbe l’indignazione dei giusti a intermittenza», scrive il comico su X, sottolineando in tono ironico quelle che, a suo avviso, sono le contraddizioni insite nel sistema referendario, che prevede un quorum di validità. Bizzarri, quindi, se la prende un po’ con tutti: dal meccanismo del referendum, che definisce implicitamente «stupido» perché incentiva comportamenti tattici (come l’astensione per far fallire il referendum) invece di favorire un confronto democratico, si giusti che si scandalizzano «a intermittenza» perché qualcuno invita all’astensione.
May 15, 2025
Come funziona il referendum in Italia
Infatti, in Italia perché un referendum abrogativo sia valido deve votare almeno il 50% più uno degli aventi diritto. Questo ha spesso portato le forze politiche contrarie al quesito referendario a invitare i cittadini a non votare, puntando sull’astensione strategica. Una scelta legittima, ma che spesso scatena polemiche e accuse di disinteresse democratico.