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Il calciatore dell’Udinese indagato per stupro è Solet: «C’è stato uno scambio di partner, lei era consenziente»

oumer solet calciatore udinese indagato stupro
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La procura investiga dopo le accuse di una ragazza di 30 anni. Un testimone parla con Il Gazzettino

In questa storia c’è una ragazza di 30 anni che denuncia abusi sessuali. Un video realizzato nella casa di un calciatore che gioca nell’Udinese. E un fascicolo d’indagine affidato al sostituto procuratore Marco Panzeri. Il calciatore è il difensore francese Oumar Solet, di 25 anni. Lo rende noto il quotidiano friulano Messaggero Veneto specificando che il suo legale di fiducia, Maurizio Conti, non ha inteso rilasciare dichiarazioni, a tutela di tutte le persone coinvolte nella vicenda. Il giocatore, fa sapere oggi Il Gazzettino, è stato iscritto nel registro degli indagati. Nella casa c’erano altre due persone. E un testimone racconta: «Era una festa in casa, lei lo ha seguito in camera da letto insieme a un’altra coppia, lì c’è stato poi uno scambio di partner. Lei era consenziente, nessuno si sarebbe mai aspettato una reazione del genere».

La festa

Con il quotidiano parla uno degli amici del calciatore presenti alla festa. Prima una serata in un locale di via Palmanova a Udine. Poi i contatti attraverso Instagram tra la presunta vittima e l’accusato. E infine l’appuntamento. L’amico si chiama S. Ed è straniero: «Eravamo quattro maschi e quattro femmine. Lei ha bevuto quattro gin tonic e se li è pagati. Nessuno l’ha fatta bere. Alle quattro di mattina siamo andati tutti a casa del mio amico (il calciatore, ndr) ad ascoltare musica. Ci si divertiva, le ragazze ballavano. A lei piace il mio amico, sono già usciti una volta insieme, si sono baciati e poi sono andati in camera assieme a un’altra coppia».

Il racconto

Secondo il testimone «era tutto tranquillo. Io mi sono messo a dormire fino alle sei, sei e mezza, perché dovevo andare a lavorare alle 7.20, mentre gli altri non lavoravano». Poi proprio lui è stato contattato dalla 30enne: «Era arrabbiata. Diceva che non ricordava nulla, che era stata drogata e violentata. Ma lì nessuno fumava, non c’era droga. E poi ha cominciato a parlare di un video che è stato girato durante la festa. Mi ripeteva che se fosse stato pubblicato sui social ce l’avrebbe fatta pagare. A tutti noi».

Lunedì 12 maggio avrebbe dovuto incontrarla. Ma lei «è andata in ospedale e ha denunciato. Sono rimasto sconvolto, siamo tutti sconvolti, non capisco perché lo abbia fatto. Era consenziente, era quello che voleva lei… Che esca la verità, non va bene raccontare cose che non esistono. Non c’era droga in casa, nessuno l’ha drogata».

Gli accertamenti

L’Udinese ha già precisato di non aver ricevuto comunicazioni dalle autorità giudiziarie. La donna ha detto che è stata costretta a subire rapporti sessuali nonostante abbia tentato di opporsi. Sono già state sentite a sommarie informazioni testimoniali alcune persone. «Anche la sua amica è stata convocata dai carabinieri. E anche lei ha detto che tutti volevano, tutti era consenzienti. Nessuno si aspettava la sua reazione», dice ancora S. Nel frattempo il video è stato recuperato.

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