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Usa, la Corte Suprema blocca la legge che Trump vuole usare per accelerare le espulsioni. Il presidente: «Non ci fanno cacciare i criminali»

16 Maggio 2025 - 23:38 Alba Romano
donald-trump-deportazione migranti-libia
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Si tratta dell'Alien Enemies Act, una legge di guerra del 1798. Il numero uno della Casa Bianca voleva utilizzarla contro la gang venezuelana di Tren de Aragua

Nuovi guai per Donald Trump. La Corte Suprema americana ha bloccato l’amministrazione sull’utilizzo dell’Alien Enemies Act, una legge di guerra del 1798, per accelerare le deportazioni di migranti. A riportalo è la Cnn. Si tratta di una sconfitta per il presidente statunitense, che voleva sfruttare quella legge per accelerare le espulsioni ed evitare il tipo di revisione normalmente richiesta. Trump l’aveva invocata contro presunti membri della gang venzuelana di Tren de Aragua. La decisione della Corte Suprema è comunque temporanea e il caso ora è al vaglio di una Corte d’appello. Due giudici conservatori – Clarence Thomas e Samuel Alito – hanno pubblicamente espresso il loro dissenso.

Come l’ha presa Trump: «Non ci vogliono autorizzare a cacciare i criminali fuori dagli USA»

Donald Trump reagisce con rabbia alla sentenza della Corte Suprema che ha bloccato temporaneamente l’uso dell’Alien Enemies Act per deportare i migranti. «Non ci vuole autorizzare a cacciare i criminali fuori dal Paese», ha attaccato in un post su Truth il presidente americano.

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