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Gelo Meloni-Macron, scontro sull’invio di soldati in Ucraina. Fazzolari rincara: «Ci ha ripensato? Bene, non era una grande idea»

17 Maggio 2025 - 13:11 Alba Romano
Giambattista Fazzolari e Giorgia Meloni
Giambattista Fazzolari e Giorgia Meloni
Cresce lo scontro politico, dopo che la premier italiana aveva disertato il vertice dei Volenterosi in Albania. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani respinge le accuse sull'Italia isolata. E arriva l'affondo del braccio destro della presidente del Consiglio

«Emmanuel Macron dice che non vuole più inviare truppe europee in Ucraina? Bene il suo ripensamento, non è mai sembrata una grande idea». Sono le parole di Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, a riaccendere lo scontro diplomatico tra Italia e Francia sui Paesi cosiddetti «volenterosi». L’Italia, ha precisato Fazzolari, «ha sempre partecipato alle riunioni dei volenterosi, circa una trentina di paesi» mantenendo la sua posizione «contraria all’invio di truppe in Ucraina». Ma ora, prosegue «non si capisce bene cosa sia questo cosiddetto “Format ristretto dei volenterosi” per l’Ucraina e quale sia la sua utilità, al netto di un po’ di forzata visibilità per qualcuno».

Il botta e risposta tra Meloni e Macron

Nelle scorse ore, la premier Giorgia Meloni è finita di recente sotto attacco da parte delle opposizioni per non aver partecipato al vertice di Germania, Regno Unito e Polonia al fianco dell’Ucraina. Un’assenza che la presidente del Consiglio ieri giustificava così: «Non abbiamo partecipato al formato perché non siamo disponibili ad inviare uomini in Ucraina, su queste cose ci vuole serietà. All’opposizione chiedo di chiarire se vogliono che si partecipi per inviare militari o solo per essere presenti alle foto?». Parole che non sono piaciute a Macron, che ha deciso di intervenire direttamente per replicare alla premier italiana: «Le discussioni – ha precisato il presidente francese – si sono concentrate esclusivamente sul cessate il fuoco, sia domenica a Kiev sia oggi a Tirana. Evitiamo di diffondere false informazioni: ce ne sono già abbastanza da parte russa».

Fazzolari riaccende lo scontro con Parigi

Parlando all’Ansa, Giovanbattista Fazzolari ha parlato dell’incontro a Tirana a cui non ha partecipato Giorgia Meloni. «La forza dell’Occidente – sottolinea il sottosegretario – è stata la sua compattezza: non vedo a chi possa giovare un format che si auto definisce di volenterosi e che pertanto, per esclusione, dichiara “meno volenterosi” la Commissione europea e Stati molto impegnati come Danimarca, Svezia, Olanda, Repubblica Ceca, Canada e non solo, dando così un segnale di divisione dell’Occidente che in realtà non c’è». E ancora: «Qual è il senso e l’utilità di un format come quello che indebolisce l’Unione europea e mina l’unità occidentale? Giorgia Meloni e questo governo sono sempre stati fermi e coerenti nel sostegno al popolo ucraino davanti alla politica imperialista di stampo neo sovietico messa in atto da Putin».

Tajani e Crosetto fanno da pompieri

A intervenire, con toni decisamente più cauti, è anche Antonio Tajani, che a margine di un incontro di Forza Italia in Sicilia risponde alle polemiche contro il governo. «Rischio isolamento per l’Italia? Non mi pare che siamo così isolati. È chiaro che l’opposizione fa il suo gioco, ma l’opposizione poi trova sponda nei socialdemocratici tedeschi che sono quelli che hanno detto che l’Italia non doveva essere un interlocutore», dice il ministro degli Esteri. E sul battibecco diplomatico con Parigi, Tajani prende le difese di Meloni: «Il presidente del Consiglio ha detto in maniera molto chiara che la nostra posizione è quella di non partecipare a missioni militari fuori dalle Nazioni Unite. E allora credo che abbia voluto marcare questa posizione». Anche Guido Crosetto prova a spegnere le polemiche e in un punto stampa al Salone del libro di Torino commenta: «Ogni tanto Macron fa delle battute che tra leader si potrebbero risparmiare. Sono delle frecciatine che nascono più da posizioni politiche e da considerazioni di ricaduta interna, ma non mi pare che riguardino i due Stati e i rapporti tra i presidenti».

Foto copertina: ANSA | Giorgia Meloni ed Emmanuel Macron all’Eliseo per il Vertice sulla pace e la sicurezza per l’Ucraina, 27 marzo 2025

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