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Solo quattro regine hanno evitato il nero all’insediamento del Papa: cos’è il «privilegio del bianco» e da dove nasce l’antico codice vaticano

18 Maggio 2025 - 14:41 Ygnazia Cigna
regine bianco privilegio bianco cosa e
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Un’antica concessione riservata alle regine cattoliche, simbolo di fedeltà e rispetto nei confronti della Chiesa

Nel giorno solenne dell’insediamento di Papa Leone XIV, un’immagine ha colpito l’attenzione di osservatori e fedeli: quattro regine, vestite di bianco, con il capo coperto da un velo candido. Un dettaglio che non è solo estetico, ma profondamente simbolico: si tratta del rarissimo «privilegio del bianco», riservato a poche donne nel mondo, tutte legate da una doppia fedeltà: alla corona e alla fede cattolica. Letizia Ortiz di Spagna, Mathilde d’Udekem d’Acoz del Belgio, Charlène Wittstock di Monaco e Maria Teresa Mestre di Lussemburgo hanno fatto il loro ingresso nella Basilica di San Pietro con abiti bianchi immacolati, in netta controtendenza rispetto al dress code scuro adottato dalle altre personalità femminili (e maschili), regine comprese. Tra loro, solo la granduchessa del Lussemburgo ha scelto di rinunciare al velo.

Cos’è il privilegio del bianco

Il privilegio del bianco è un’antica concessione vaticana che permette esclusivamente alle sovrane cattoliche, regnanti o consorti, di indossare abiti bianchi nelle udienze papali e nelle cerimonie ufficiali. Le sue origini non sono del tutto documentate, ma vengono spesso fatte risalire al pontificato di Pio VII, nel pieno delle tensioni tra Roma e l’ondata protestante. In segno di gratitudine verso le corti rimaste fedeli alla Chiesa, venne introdotto questo segno di distinzione.

Chi sono le 7 donne che hanno il privilegio del bianco

Ad oggi, solo sette donne possono usufruirne: oltre alle presenti già citate (Letizia Ortiz di Spagna, Mathilde d’Udekem d’Acoz del Belgio, Charlène Wittstock di Monaco e Maria Teresa Mestre di Lussemburgo), vi rientrano anche l’ex regina Sofia di Spagna, Paola Ruffo di Calabria (ex sovrana del Belgio) e Marina Ricolfi Doria, moglie di Vittorio Emanuele di Savoia e madre di Emanuele Filiberto di Savoia.

Un segno di fedeltà, anche oggi

Il privilegio del bianco continua a essere un segnale simbolico: non solo stilistico ma diplomatico, un riconoscimento della storica alleanza tra certe monarchie europee e il Vaticano. Quest’anno il Vaticano ha anche rinnovato la richiesta alle consorti degli ambasciatori di indossare il velo, recuperando elementi del cerimoniale più tradizionale.

Quando Benedetto XVI estese il privilegio

Il privilegio, però, non è rigorosamente statico. O almeno questo dimostra la Storia. Nel 2013, Papa Benedetto XVI ha esteso la concessione anche al Principato di Monaco, rendendo possibile per Charlène Wittstock ciò che fu vietato a Grace Kelly, moglie di Ranieri III, che dovette accedere in Vaticano rigorosamente in nero.

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