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Pnrr, Foti: «Serve accelerazione sulla spesa, ma non si toglierà nulla al Piano, si aggiungerà»

21 Maggio 2025 - 18:12 Sofia Spagnoli
tommaso foti
tommaso foti
Le parole del ministro alla Camera dei deputati. E già si parla di una revisione cospicua

«Nessuno nasconde che il livello della spesa debba trovare un’accelerazione». Non si sbilancia il ministro degli Affari europei e del Pnrr, Tommaso Foti, oggi nell’Aula della Camera dei deputati per riferire sulla revisione degli investimenti e delle riforme inclusi nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Anche se Foti non si è sbottonato più di tanto, le sue parole hanno segnato però un allentamento rispetto agli annunci più ottimistici fatti dal governo nei mesi scorsi, quando la stessa premier si dichiarava «orgogliosa» dei risultati raggiunti. Oggi, invece, gran parte del Piano è da rivedere. Un segnale era già arrivato nei mesi scorsi, quando la Corte dei Conti aveva presentato un report che evidenziava i gravi ritardi. «Permangono alcune criticità», scrivevano. La scadenza del Piano è fissata per il 31 giugno 2026. Fino a quella data, c’è la possibilità di rivedere il piano. Il problema risiede nel fatto che si tratterà di una revisione cospicua: secondo i dati presentati negli scorsi giorni dal Sole24Ore bisognerà rivedere il 48% degli interventi. Foti tenta però di rassicurare i presenti: «Ma non si toglierà nulla a questo Piano, si aggiungerà». Dopo il suo intervento è seguita la discussione generale.

«Modificare non è una cosa anomala»

«Le modifiche al Pnrr non sono una modifica così anomala da parte di questo Governo, per il semplice motivo che è previsto dal regolamento istitutivo dello stesso Pnrr – commenta dall’Aula il ministro – E non è che non abbia vincoli legislativi al riguardo, perché la revisione può essere chiesta per giustificate circostanze oggettivi, errori materiali o modifiche che riguardano gli obiettivi di politica pubblica. Ma la condizione per la quale la Commissione Ue la esamina è che non sia ridotto il livello di ambizione».

Cosa verrà rivisto

Le questioni più rilevanti legate alle modifiche del Pnrr riguardano principalmente il settore ferroviario e alcuni interventi in ambito ambientale. Foti ha annunciato che saranno rivisti gli investimenti destinati all’alta velocità, alla riqualificazione delle stazioni, ai sistemi di gestione e controllo del traffico ferroviario, nonché alla velocizzazione e al potenziamento di alcune linee esistenti.

La settima rata

La revisione, come ha spiegato Foti, è finalizzata a garantire, entro i termini previsti dal regolamento, la liquidazione della settima rata, che comprende 67 obiettivi e 18,2 miliardi di euro. Così le risorse già versate dall’Esecutivo per l’attuazione del Piano «supereranno i 140 miliardi di euro, con 337 obiettivi raggiunti, pari al 54% del totale, e il 72% delle risorse complessive, che rappresentano la dotazione economica del Piano», ha dichiaratof.

Il mezzogiorno

«Ho letto che questa riprogrammazione toglierebbero risorse ad alcune Regioni per assegnarle ad altre – ha commentato il ministro rispondendo alle accuse secondo cui la rimodulazione del Piano avrebbe comportato uno spostamento di fondi destinati al Sud. – Se si fosse letta la relazione, non si potrebbe non convenire sul fatto che per esempio le risorse dell’alta velocità del nord restano 8,6 miliardi così come previsto nel Piano: non c’è modifica». Per il Mezzogiorno «l’alta velocità sulla Napoli-Bari prevede risorse che passano da 1,254 miliardi a 2,188 miliardi con 926 milioni di euro in più. La quota di Pnrr relativa alla alta velocità Palermo-Catania passa da 799 milioni a 1,280 miliardi con questa revisione».

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