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Gaza, entrano i primi camion italiani carichi di aiuti umanitari. Raid israeliano a Khan Younis, la Croce Rossa: «Uccisi due membri del nostro staff»

25 Maggio 2025 - 19:51 Ugo Milano
gaza-camion-aiuti-aiutaliani-striscia
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Nove dei 15 mezzi carichi di cibo, finanziati dal governo e donati al Wfp, sono arrivati sulla Striscia. Intanto, fonti palestinesi affermano che almeno 38 persone sono state uccise nelle ultime 24 ore

Sono entrati oggi, domenica 25 maggio, nella Striscia di Gaza i primi 9 dei 15 camion carichi di aiuti umanitari previsti dal progetto «Food for Gaza», finanziati dal governo italiano e donati al Programma alimentare mondiale (Wfp) delle Nazioni Unite. Lo ha comunicato la Farnesina con una nota. I mezzi hanno attraversato il valico israeliano di Kerem Shalom e si trovano ora sul lato palestinese. I restanti 6 camion sono attesi nelle prossime ore lungo lo stesso corridoio. 

Popolazione sempre più provata dall’emergenza umanitaria

I veicoli sono stati adattati per operare all’interno del territorio come mezzi di distribuzione, per consegnare farina e generi alimentari nei punti gestiti o riconosciuti dal Wfp. La situazione sulla Striscia resta estremamente critica: il ministero degli Esteri italiano ha segnalato episodi di assalto ai convogli, ai panifici e ai centri di distribuzione da parte della popolazione, sempre più provata dall’emergenza umanitaria. L’invio dei camion si inserisce in un più ampio impegno del governo italiano a sostegno della popolazione di Gaza, che finora ha stanziato 35 milioni di euro e inviato oltre 100 tonnellate di alimenti e forniture sanitarie.

Madrid: aiuti umanitari insufficienti

Per il ministro spagnolo degli Esteri, José Manuel Albares, gli aiuti umanitari che stanno entrando a Gaza «sono totalmente insufficienti» e Israele deve consentire «l’entrata in massa» dei camion delle Nazioni Unite, senza «condizioni» né «impedimenti». Lo ha detto in dichiarazioni alla tv La Sexta in concomitanza della riunione del gruppo Madrid+ di rappresentanti diplomatici europei e arabi oggi nella capitale iberica. E dopo che le Nazioni Unite hanno denunciato che solo la quarta parte dei tir con gli aiuti umanitari hanno potuto accedere alla Striscia di Gaza. «Intorno agli aiuti umanitari c’è unanimità nell’Unione Europea», ha ricordato Albares. E ha insistito sul fatto che «questa situazione deve finire, quello che sta accadendo a Gaza è insostenibile e disumano». Il capo della diplomazia spagnola ha sostenuto che, fino a quando non ci sarà una soluzione sul conflitto, bisognerebbe sospendere l’Accordo di Associazione fra Israele e l’Unione Europea, per la violazione dell’articolo 2, relativo al rispetto dei diritti umani. Alla domanda se possa definirsi ‘genocidio’ l’offensiva militare israeliana su Gaza, Albares ha ricordato che la Spagna si è unita al Sudafrica e altri Paesi per chiedere alla Corte Internazionale di Giustizia “di pronunciarsi esattamente” su quanto sta accadendo a Gaza. E ha segnalato che l’operazione militare di Israele «non ha alcun obiettivo militare».

Croce Rossa: «Uccisi a Gaza due membri del nostro staff»

Nel frattempo, il Comitato Internazionale della Croce Rossa fa sapere su X che due membri del suo staff sono stati uccisi ieri – sabato 24 maggio – in un attacco alla loro abitazione a Khan Yunis. «Siamo devastati dalla morte di due cari colleghi, Ibrahim Eid e Ahmad Abu Hilal. Oggi, ancora una volta, ribadiamo il nostro urgente appello al rispetto e alla protezione dei civili a Gaza», ha scritto l’organizzazione. Fonti palestinesi affermano che almeno 38 persone sono state uccise nelle ultime 24 ore a causa dagli attacchi israeliani. Il ministero della Salute di Hamas ha aggiunto che 204 sono i feriti: lo riportano la Dpa e Haaretz.

Foto copertina: ANSA / MOHAMMED SABER | Un camion di aiuti umanitari percorre la strada di Al Rashid verso Gaza City, 25 maggio 2025

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