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Genova, sedata la rivolta al carcere di Marassi: celle devastate e due agenti feriti. «Tutto è partito dalle sevizie su un detenuto»

04 Giugno 2025 - 16:23 Ugo Milano
Un centinaio di detenuti avrebbe scatenato il caos prendendo temporaneamente il controllo di una sezione. All'origine forse le sevizie su un detenuto

Una rivolta ha scosso per alcune ore di oggi, mercoledì 4 giugno, il carcere di Marassi, a Genova. Un centinaio di detenuti avrebbe scatenato l’insurrezione, aprendo le celle dei compagni e scatenando il caos, sino a prendere possesso della seconda sezione. Dopo aver lasciato le rispettive celle, alcuni hanno raggiunto la barriera che precede il muro di cinta, altri sono saliti sui tetti, denunciando sevizie su un detenuto, che sarebbero avvenute ieri ad opera di altri carcerati. Alcuni detenuti avrebbero anche provato a scavalcare il muro di cinta. Due agenti di polizia penitenziaria sono rimasti feriti e trasportati all’ospedale Gallera, mentre il personale amministrativo è stato messo in sicurezza. Dopo un paio di ore i disordini sono stati sedati grazie all’intervento in forze di altri reparti di polizia penitenziaria. A quel punto i detenuti sono scesi «spontaneamente» da tetti e camminamenti dei muri di cinta. Oltre ai due agenti ricoverati, altri due sono stati medicati sul posto, mentre diverse celle sono state devastate.

L’insegnante: «Due agenti contro tutti, mai visto niente del genere»

«È scoppiata una sommossa molto pesante nel carcere di Marassi a Genova, noi insegnanti eravamo dentro e ci hanno messo al sicuro in un’aula, sono 18 anni che insegno e non ho mai visto una cosa del genere», ha raccontato al quotidiano online Genova24 l’insegnate Simonetta Colello, che presta servizio da tempo nel carcere di Marassi a Genova. Secondo la sua testimonianza, la rivolta sarebbe scoppiata «a seguito delle sevizie contro un detenuto da parte di altri detenuti». E le forze presenti all’interno del carcere non sarebbero state in grado di contenerla. «I detenuti in rivolta erano tantissimi e c’erano solo due agenti, non c’era la possibilità di comunicare con l’esterno. Abbiamo visto vetri infranti e lanci di cose». Anche gli operatori sanitari presenti all’interno del carcere sono stati radunati in una stanza per essere in sicurezza.

L’intervento della penitenziaria e le conseguenze della rivolta

«Grazie all’intervento di oltre cento agenti della Polizia penitenziaria, molti dei quali provenienti da altre carceri liguri, sono da poco rientrati i disordini alla Casa Circondariale di Genova Marassi. Un agente sarebbe rimasto lievemente ferito, mentre non vi sarebbero contusi tra i detenuti. Ingenti invece sarebbero i danni al piano terra della seconda sezione, che comprende anche aule scolastiche. Sarebbero ancora in corso le operazioni per rimettere in sicurezza il penitenziario», ricostruisce a rivolta rientrata il segretario generale di Uilpa Polizia penitenziaria, Gennarino De Fazio

Foto di copertina: Ansa / Luca Zennaro

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