Pugni, schiaffi e minacce davanti alla figlia: «Sarai la prossima Giulia Cecchettin». A processo Amnesia, rapper ex Amici


Pugni, labbra spaccate, coltelli alla gola e mani strette attorno al collo. E minacce di morte, anche davanti alla figlia di 2 anni: «Sarai la prossima Giulia», riferimento a Cecchettin e a Tramontano entrambe uccise dal compagno o ex fidanzato. Lorenzo Venera, rapper torinese conosciuto con il nome d’arte Amnesia e concorrente nel 2013 del talent Amici di Maria De Filippi, è a processo per maltrattamenti aggravati e si trova agli arresti domiciliari dallo scorso novembre. L’uomo, oggi 36enne, ha già alle sue spalle due condanne.
Il racconto delle violenze: «Era ossessionato dalla gelosia»
Le botte durante la convivenza sono frequenti. A interromperle è la chiamata ai carabinieri della vicina di casa, la notte di Halloween del 2024. «L’ha colpita con un pugno sul labbro, cingendole poi il collo per strozzarla», si legge nel verbale redatto dai carabinieri. La giovane 30enne non sporge denuncia sul momento ma la richiesta di misura cautelare, prima in carcere e poi ai domiciliari, era arrivata comunque da parte della procura. In aula, poi, la donna ha raccontato che i maltrattamenti erano iniziati nel 2021. «Mi ha ossessionata con la sua gelosia», ha detto ricordando di quando il rapper le aveva preso e distrutto il cellulare per impedirle di contattare altre persone. E poi la violenza fisica: «Schiaffi al viso e pugni in testa». La convivenza si era interrotta nel 2022, ma non le minacce: «Mi ha detto che mi avrebbe ammazzata, che un incidente poteva sempre capitare. Che mi avrebbe manomesso la macchina».
Chi è Amnesia: la carriera e le condanne precedenti
Di Grugliasco, nel Torinese, e nato nel 1988, Lorenzo Venera muove i primi passi nel rap da giovanissimo. Si fa notare durante la competizione di freestyle Tecniche Perfette e inizia a esibirsi in alcuni locali torinesi. Nel 2013 arriva la chiamata di Maria De Filippi, a cui lui risponde presente salvo poi ritirarsi per «motivi personali» dal talent. In realtà, secondo alcune voci, avrebbe sofferto la presenza del rapper Moreno – poi vincitore finale – e sarebbe stato protagonista di un duro scontro con un’altra concorrente. È l’anno dopo, quando esce il suo primo EP, che iniziano i guai con la giustizia per Amnesia. Nel 2014 finisce ai domiciliari per produzione e spaccio di droga: i carabinieri trovano nel suo appartamento 30 ovuli di hashish, 29 di marijuana, un bilancino di precisione e una pianta di cannabis alta oltre un metro. Torna in manette poco dopo, questa volta per violenza sessuale nei confronti di un’altra donna. La condanna è di tre anni nell’ipotesi di «minore gravità».