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Sì Patty Pravo e Lazza, ni BigMama, assolutamente no Baby K – Le recensioni delle nuove uscite della settimana

08 Giugno 2025 - 19:53 Gabriele Fazio

Bresh – Mediterraneo

In questo disco è tutto corretto, preciso, sensato. Si capisce tutto di questo disco: cosa vuol comunicare Bresh, da dove viene, dove vuole andare. Parliamo di un cantautore moderno, che riesce come pochi a inserire sonorità urban all’interno di composizione essenzialmente pop. Benissimo anche la scrittura, forte di questa poetica che punta sempre a qualcosa, che sia una narrativa, un’emozione, un ricordo, poi sta all’ascoltatore appiccicarsi addosso la propria canzone giusta. L’unica cosa che non ci convince di Mediterraneo è il fatto che sia infestato da una vaga medietà, come se mancasse la zampata finale, il ruggito, il sacro tocco. O, per dirla più semplicemente, il pezzone, quello che devia la carriera di un artista lanciandolo in orbita. Non è un difetto, è più una particolarità, diremmo una stranezza, perché, ve lo assicuriamo, il disco si ascolta piacevolmente, si sorseggia con gusto, ma è come se non riuscisse mai a pungere, a fare male come certa musica, necessariamente, deve, colpendo forte sotto la cintura, per risultare incisiva. Ci sono brani un pizzico più azzeccati di altri, Popolo della notte, Aia che tia, Erica, tenendo da parte naturalmente Guasto d’amore, la splendida canzone per il suo Genoa, che vibra di emozioni che consideriamo appartenenti ad un altro pianeta. Il resto sono carezze piacevoli ma che non lasciano calda la nostra guancia.