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La nuova svolta sui diritti Tv, torna la vendita esclusiva. La bozza del governo: cosa cambia per il calcio e l’eccezione sulla Serie A

10 Giugno 2025 - 19:54 Alba Romano
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il disegno di legge a cui lavora l'esecutivo potrebbe abbattere il divieto di esclusiva, che dal 2008 con la legge Melandri doveva garantire più concorrenza tra chi voleva trasmettere gli eventi sportivi. Quali possono essere le novità

Presto potrebbe tornare la possibilità di cedere in esclusiva i diritti tv sportivi a un solo operatore, con licenze della durata massima di tre anni. Lo prevede la bozza di un disegno di legge che delega il governo a rimettere mano all’attuale sistema della vendita dei diritti televisivi. Il provvedimento potrebbe approdare a una delle prossime riunioni del Consiglio dei ministri, con un anno di tempo per approvare i decreti attuativi, così da far entrare in vigore le nuove regole a partire dal 1° luglio 2026.

La riforma al vaglio del governo

Se approvate, le nuove regole supererebbero di fatto il principio del divieto di esclusiva, sancito nel 2008 dalla legge Melandri per assicurare più concorrenza nel mercato dei diritti a trasmettere le competizioni sportive. Per come è scritta attualmente, la legge delega prevede l’entrata in vigore della riforma per tutti i campionati al via dopo il 1° luglio 2026 e fissa i princìpi per la redistribuzione delle risorse. Tra le tecnologie contemplate si annovera per la prima volta anche quelle basate sull’Intelligenza artificiale.

L’eccezione per la Serie A

Per la sola Lega Serie A di calcio, la bozza del provvedimento a cui lavora il governo prevede una durata superiore ai tre anni per le licenze. In ogni caso, spetterà all’Agcom «accertare le condizioni del mercato audiovisivo e digitale nazionale, anche in riferimento ad altre competizioni, nazionali e internazionali, calcistiche ovvero relative ad altre discipline sportive, tenuto conto della durata dei contratti di licenza e considerata l’evoluzione del mercato unico europeo, verificatesi le quali si possono determinare misure di sfruttamento esclusivo a favore di un solo operatore».

Foto copertina: Dreamstime/Agenzia Live Media

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