Ucraina, Kiev e Odessa sotto attacco: «I russi hanno colpito un ospedale pediatrico»


Kiev e Odessa sotto attacco. I bombardamenti della Russia hanno colpito nella notte tra lunedì e martedì 10 giugno, uccidendo una persona e colpendo un ospedale per la maternità. «La Russia mente ogni giorno sul suo desiderio di pace e attacca le persone ogni giorno. È ora di imporre sanzioni. E di sostenere l’Ucraina con le armi. È ora di dimostrare che la democrazia ha potere», ha scritto su Telegram il capo staff del presidente Volodymyr Zelensky Andrii Yermak. La vittima è morta a Odessa: un uomo di 59 anni è stato ucciso durante gli attacchi agli edifici residenziali nel centro della città. Almeno altre quattro persone sono rimaste ferite.
L’ospedale per la maternità
«Il nemico ha attaccato Odessa in modo massiccio con attacchi di droni. Le infrastrutture civili sono state danneggiate e ci sono incendi. I russi hanno colpito un reparto maternità, un pronto soccorso ed edifici residenziali», ha fatto sapere il governatore Oleg Kiper. L’ospedale era stato evacuato da tempo. A Kiev quattro sono le vittime di un attacco aereo definito come massiccio anche dal sindaco Vitali Klitschko. Nel centro di Kiev un giornalista dell’Afp ha confermato di aver udito almeno 12 esplosioni e colpi di arma da fuoco della difesa aerea, oltre al ronzio di una decina di droni. Le città ucraine sono prese di mira da attacchi aerei quasi quotidianamente, quasi tre anni e mezzo dopo l’invasione russa del paese nel febbraio 2022. Nella notte tra domenica e lunedì, la Russia ha lanciato un numero record di 479 droni esplosivi sull’Ucraina, secondo l’Aeronautica militare ucraina.
In Russia
Intanto in Russia 13 aeroporti sono stati chiusi per motivi di sicurezza, compresi quelli di Mosca e San Pietroburgo. I negoziati sono in stallo. L’unico accordo è sullo scambio dei morti e dei prigionieri di guerra. Russi e ucraini hanno concordato di rilasciare tutti i prigionieri di guerra gravemente feriti o malati e quelli di età inferiore ai 25 anni. «È ora che tutti accettino il fatto che la Russia capisce solo gli attacchi, non le parole», ha detto ancora Yermak.
La Russia continua a presentare richieste inaccettabili, ovvero che l’Ucraina ceda i territori che afferma di aver annesso e rinunci all’adesione alla Nato. Rifiuta la tregua incondizionata di 30 giorni chiesta da Kiev e dagli europei, sostenendo che permetterebbe alle forze ucraine di riarmarsi grazie ai rifornimenti occidentali. L’Ucraina, da parte sua, chiede il ritiro totale delle truppe russe dal suo territorio e garanzie di sicurezza dall’Occidente, sia attraverso il dispiegamento di truppe sul terreno che attraverso accordi militari.