Stupro di gruppo dopo una serata in discoteca, condannati due pallanuotisti a Genova


Due pallanuotisti genovesi sono stati condannati per violenza sessuale di gruppo nei confronti di una ragazza di 23 anni. Si tratta di Tommasi Baldineti (oggi 23enne), che dovrà scontare una pena di sei anni e sei mesi, e di Marco Nebbia (oggi 25enne), sei anni e tre mesi. I fatti per cui sono finiti nel mirino della procura di Genova sarebbero avvenuti al termine di una serata nella primavera del 2022, iniziata in discoteca e finita nell’appartamento di uno dei due sportivi. La ragazza avrebbe accettato l’invito a casa. Ma quando ha fatto irruzione nella stanza anche il secondo ragazzo avrebbe subito detto di no. Di fronte al suo rifiuto, i due giovani pallanuotisti non si sarebbero fermati. Costringendo la ragazza ad avere un rapporto sessuale, filmato con un telefono.
Gli altri episodi scoperti dai pm
Nel corso delle indagini, la pm Gabriella Dotto ha messo le mani non solo sui video di quella serata ma anche su altri materiali di natura simile. Un filmato, in particolare, riprenderebbe un’altra ragazza, minorenne all’epoca dei fatti, che aveva dato il proprio consenso al rapporto sessuale ma non a essere ripresa. Da qui è nata un’ulteriore accusa di revenge porn, che ha portato allo sdoppiamento del processo, finito anche al tribunale per i minori. Una terza vittima, scrive Repubblica Genova, ha rinunciato al procedimento giudiziario dopo aver ottenuto un indennizzo, mentre altre giovani donne non sono mai state identificate.
La sentenza
Nel ritenere Baldineti e Nebbia responsabili dello stupro, il tribunale di Genova ha stabilito anche una provvisionale di 50mila euro in favore della vittima di violenza e di 10mila euro per la vittima di revenge porn. I legali dei due giovani sportivi hanno chiesto l’assoluzione per i propri assistiti, affermando che «si è trattato di un rapporto consensuale». Alla fine, il collegio di giudici li ha ritenuti colpevoli, ma ha applicato pene più che dimezzate rispetto a quanto chiesto dalla procura. Dopo che il collegio depositerà le motivazioni della sentenza, i due imputati potranno fare appello. Nel frattempo, rischiano di dover fare i conti anche con la giustizia sportiva.