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L’Ue: «L’Europa si deve preparare alla guerra prima che sia troppo tardi»

13 Giugno 2025 - 10:09 Alba Romano
Kaja Kallas Ue Ucraina Russia
Kaja Kallas Ue Ucraina Russia
La rappresentante per la politica estera Kaja Kallas: «Mosca si fermerà solo quando non avrà alternative»

«Mosca deve volere la pace, e non è quel che vediamo. Dicono di avere le risorse necessarie per andare avanti, ma non è così. Solo a maggio il patrimonio del fondo sovrano russo è sceso di sei miliardi di dollari, e potrebbe esaurire le risorse entro il prossimo anno. Per questo abbiamo deciso un 18° pacchetto di sanzioni nella speranza di costringere Putin al tavolo». Lo dice alla Stampa la rappresentante Ue per la Politica estera Kaja Kallas. «Temo che per Mosca la guerra finirà solo quando avrà chiaro di non avere alternative su un piano economico – aggiunge – Mosca reagisce solo alla forza, non agli slogan vuoti».

Trump e Putin

Kallas dice che «quando Trump ha iniziato il suo mandato ci è stato detto che non si sarebbe mostrato troppo paziente con le astuzie di Putin. Spero accada, perché è evidente che sta cercando di prendersi gioco dell’Occidente». Sulle sanzioni «stiamo lavorando per avere il consenso di tutti. Procedere a maggioranza? In teoria non possiamo, ma se necessario saremo creativi, abbiamo gli strumenti per farlo. Ma siamo convinti di poter ottenere 27 sì». Rispetto all’aumento delle spese militari fino al 5% del Pil «non mi focalizzerei troppo sui numeri, bensì su ciò che può rendere l’aumento di spesa efficace: cosa fare con questi soldi. La spesa va aumentata in tempi di pace, diversamente sarà sempre troppo tardi. L’Europa corre un grande rischio, non lo dico io, ma svariate intelligence occidentali. Nel 1933 l’Estonia era neutrale, non sentiva il bisogno di spendere nulla o quasi in difesa. Cinque anni dopo, quando si capì che il mondo sarebbe entrato in guerra, la spesa aumentò del 100% ma era troppo tardi. Non era più possibile acquistare nulla, e perdemmo la nostra indipendenza».