Abusi negli spogliatoi di una piscina a Perugia, la denuncia di un minorenne: «Mi hanno violentato». Indaga la procura


Un ragazzo minorenne ha denunciato di aver subito abusi all’interno degli spogliatoi di una piscina a Perugia. L’episodio sarebbe avvenuto venerdì scorso, e ora la procura del capoluogo umbro ha aperto un’indagine per fare piena luce sull’accaduto. Secondo le prime informazioni, il fascicolo aperto non contiene ancora il nome di un sospettato, poiché le informazioni raccolte sarebbero troppo vaghe. Massima la riservatezza da parte degli inquirenti, sia per la natura delicata del caso sia per garantire la tutela e la privacy del minore coinvolto.
La ricostruzione dell’aggressione
Secondo una prima ricostruzione, il ragazzo sarebbe uscito dagli spogliatoi in evidente stato di shock, trovando immediato supporto da parte degli amici e del personale della struttura, che ha immediatamente allertato i soccorsi. Sul posto è giunta un’ambulanza, che ha fornito le prime cure, insieme a una pattuglia della polizia. L’aggressore si sarebbe nel frattempo dileguato, riuscendo per ora a far perdere le proprie tracce.
La presenza sospetta e le immagini delle telecamere
Già il giorno precedente – riporta il Messaggero – qualcuno avrebbe notato una presenza sospetta all’interno dei locali della piscina. Un dettaglio che ora gli investigatori stanno cercando di verificare. Le forze dell’ordine hanno avviato un’indagine a tutto campo: diversi testimoni sono già stati ascoltati e sono in corso le analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza. Che, però, non coprono le aree interne di spogliatoi e bagni, dove si sarebbe consumata la presunta violenza. Non è escluso che il minore possa essere ascoltato nuovamente nei prossimi giorni, anche alla luce degli accertamenti medici effettuati presso l’ospedale di Perugia nella serata di venerdì.
Il gestore della piscina: «Siamo senza parole»
«Qualcosa che non potevamo neanche immaginare», ha dichiarato uno dei responsabili della piscina, che ha espresso sconcerto e solidarietà al giovane: «Siamo senza parole per quanto accaduto. Siamo vicini al ragazzo e speriamo che possa superare al più presto questo momento così difficile. Confidiamo nel lavoro degli inquirenti affinché si possa fare chiarezza e individuare il responsabile». Il gestore della struttura ha infine sottolineato come la sicurezza rappresenti una priorità, evidenziando l’impiego di personale dedicato e di vigilanza privata, in particolare nei momenti di maggiore affluenza. Tuttavia, tali misure non sarebbero bastate, secondo il racconto del giovane, a impedire la violenza.
Foto copertina: Pexel | Immagine generica di una piscina