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Rexal Ford, l’audio inviato due giorni prima del ritrovamento dei corpi a Villa Pamphili: «Mia moglie mi ha lasciato, non voleva più la bambina»

Audio Rexal Ford
Audio Rexal Ford
In un messaggio pubblicato in esclusiva da Repubblica, Ford parla con un uomo conosciuto a Roma e chiede un posto dove poter alloggiare insieme alla bimba

Un nuovo audio esclusivo potrebbe svelare alcuni retroscena sugli ultimi giorni di Rexal Ford, della donna e della figlia ritrovate morte a Villa Pamphili. Nella nota vocale della durata di 2 minuti e 38 secondi pubblicata in esclusiva da Repubblica l’uomo si confida con una persona incontrata durante il suo soggiorno a Roma. Nella prima parte dell’audio discute di questioni relative alla sua attività professionale e alla produzione di film, mentre nella seconda parte Ford spiega la sua condizione personale: «Mia moglie mi ha lasciato, in pratica è tornata con il suo ex fidanzato che ha tanti soldi. Non voleva più la bambina. Non è più interessata ad essere una madre. Quindi sono tornato a Roma da solo insieme alla bimba». E poi Rexal Ford avanza una richiesta al suo interlocutore: «Mi stavo chiedendo se la tua casa fosse disponibile, se potevamo stare a casa tua io e la bambina. Lei (la presunta ex moglie, ndr) non vede un gran futuro nel film. Non sto cercando un posto da affittare in questo momento, mi chiedevo solo se fossi disponibile. Potremmo passare un po’ di tempo insieme, non ho bisogno di molto spazio. Poi vorrei tornare negli Stati Uniti o in Inghilterra».

Il passaggio della coppia da Russia e Malta

Secondo quanto ricostruito finora dagli inquirenti, Ford insieme alla bambina e alla donna, le cui identità restano ancora ignote, sono arrivati in Italia dopo essere transitati per Malta e Russia. Un itinerario frammentario che ha visto i tre approdare in Italia nel mese di Aprile. Le autorità italiane sono ora in contatto con gli Stati Uniti e altri Paesi per verificare l’identità di entrambi e comprendere se tra i due ci fosse un legame, come il matrimonio, sebbene nell’audio pubblicato, Ford si riferisca alla donna sempre come sua moglie. Sono in corso anche esami del DNA per stabilire se Ford fosse davvero il padre della bambina, come lui stesso ha sostenuto in un controllo di polizia avvenuto a Roma pochi giorni prima del ritrovamento dei corpi.

Il ruolo da regista e il film da 3 milioni di euro

Intanto emergono altri dettagli sulla figura dell’uomo. Ford si era presentato a Roma come regista impegnato in un progetto cinematografico da tre milioni di euro. Il Tg1 ha mostrato una mail di un produttore inglese che garantiva per lui, citando anche una società con sede nella capitale. Il 7 maggio – esattamente un mese prima del ritrovamento dei cadaveri – Ford si sarebbe recato in alcuni uffici romani legati alla produzione, accreditandosi ufficialmente come professionista del settore. L’audio inviato il 5 giugno alimenta l’incertezza su quanto è accaduto nei giorni successivi: «Vorrei tornare negli Stati Uniti o in Inghilterra», dice Ford. Invece, poco dopo, sarebbe fuggito in Grecia. È lì, sull’isola di Skiathos, che è stato arrestato con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere.

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