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Le richieste di denaro, gli scatti d’ira, gli insulti: Riccardo Bossi condannato a 16 mesi per maltrattamenti nei confronti della madre

18 Giugno 2025 - 13:12 Cecilia Dardana
riccardo bossi
riccardo bossi
I fatti risalgono al 2016. Il primogenito di Umberto ha già annunciato che farà appello

Riccardo Bossi, primogenito del fondatore della Lega Umberto Bossi, è stato condannato in primo grado dal tribunale di Varese a un anno e 4 mesi per maltrattamenti nei confronti della madre. I fatti risalgono al 2016 quando Bossi Jr sarebbe arrivato a mettere le mani addosso alla madre. L’avvocato Federico Magnante, difensore di Bossi Jr, che non è peraltro mai comparso in aula, ha già annunciato il ricorso in Appello.

Di cosa è accusato Riccardo Bossi

La madre ha denunciato Riccardo Bossi per maltrattamenti e minacce salvo poi rimettere la querela e rassicurare il giudice in aula che i rapporti con il figlio erano tornati sereni con ogni possibile frattura famigliare ricomposta. La querela rimessa ha automaticamente fatto cadere l’accusa di minacce, lasciando però aperta quella per maltrattamenti per la quale si procede d’ufficio. Tra gli episodi contestati dalla Procura a Bossi, che ha sempre negato ogni addebito, ci sono delle incessanti richieste di denaro avanzate alla madre, con scatti d’ira che in un caso avrebbero portato l’imputato a mettere le mani addosso alla donna, che in quel periodo lo ospitava nella sua casa di Azzate, facendole sbattere la testa contro il muro; mentre in un’altra circostanza, gli insulti e il clima teso avrebbero spinto il genitore a fuggire di casa, pur di allontanarsi dal figlio.

I precedenti: i guai con il reddito di cittadinanza

Quella odierna è solo l’ultima vicenda giudiziaria che coinvolge Riccardo Bossi. A gennaio di quest’anno, infatti, il figlio del senatore era stato condannato a 2 anni e 6 mesi, con rito abbreviato, dal Gup del tribunale di Busto Arsizio per aver indebitamente percepito il reddito di cittadinanza per alcuni mesi. Le motivazioni saranno depositate in 90 giorni.

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