Metalmeccanici occupano la tangenziale di Bologna: saranno denunciati per blocco stradale. Bonelli: «Meloni criminalizza il dissenso» – Il video
I circa 10.000 metalmeccanici che partecipano alla manifestazione a Bologna per chiedere il rinnovo del contratto nazionale di lavoro hanno invaso questa mattina la tangenziale, bloccando il traffico. «La Questura ci ha autorizzato», hanno detto gli organizzatori della manifestazione al megafono. «E ora la tangenziale ce la prendiamo noi». Ma la Questura di Bologna li ha smentiti: «Anziché seguire il percorso concordato con l’Autorità di pubblica sicurezza, hanno deciso di fare ingresso in tangenziale dall’ingresso 7 in direzione San Lazzaro di Savena nonostante lo schieramento dei Reparti inquadrati della Polizia che, per scongiurare il verificarsi di ulteriori situazioni di pericolo, hanno evitato respingimenti con l’uso della forza». Per questo ora i manifestanti saranno «denunciati penalmente, anche alla luce della recente normativa introdotta dal Decreto Sicurezza in materia di blocchi stradali». Con l’ingresso in tangenziale hanno infatti disatteso le prescrizioni, bloccando la circolazione stradale sul tratto della tangenziale interessato, dice la Questura.
La deviazione del corteo e l’attacco di Bonelli
Dopo circa un’ora – con code e proteste di camionisti e automobilisti – è stato riaperto il tratto compreso tra lo svincolo 7 Bologna Centro e lo svincolo 8 Fiera della tangenziale di Bologna, precedentemente chiuso per l’ingresso in carreggiata della manifestazione dei metalmeccanici. Il corteo si è infatti diretto nuovamente verso Parco Nord, dove il segretario generale della Fim Cisl, Ferdinando Uliano, ha tenuto il suo intervento conclusivo. Ma sul piano politico è già polemica. «Oggi a Bologna diecimila lavoratrici e lavoratori metalmeccanici hanno esercitato un diritto costituzionale, quello di scioperare e manifestare per un contratto fermo da oltre un anno. La risposta dello Stato è stata l’annuncio di denunce penali, con l’applicazione di un decreto che prevede fino a due anni di carcere per chi partecipa a un blocco stradale durante una manifestazione. È l’ennesima prova che il decreto Sicurezza voluto dal governo Meloni non tutela la sicurezza dei cittadini, ma serve soltanto a intimidire e a criminalizzare il dissenso. Meloni non affronta la crisi sociale: la criminalizza, portando in carcere chi la subisce e osa protestare», attacca in una nota Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde.