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Medvedev dopo l’attacco di Trump: «Ci sono Paesi pronti a dare l’atomica all’Iran. Il Nobel? Ora può scordarselo»

22 Giugno 2025 - 12:55 Ugo Milano
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Il fedelissimo di Vladimir Putin si scaglia contro il presidente americano, dopo l'attacco ai siti nucleari iraniani: «Lui un pacificatore? Ha appena scatenato una nuova guerra»

«Trump, che si era proposto come presidente pacificatore, ha scatenato una nuova guerra per gli Stati Uniti». Tra le voci che si levano da Mosca in seguito all’entrata in guerra degli Usa al fianco di Israele è ancora una volta Dmitry Medvedev quello che usa i toni più duri. In un post pubblicato sul proprio canale Telegram, il vicepresidente del consiglio di sicurezza russo sostiene che gli attacchi americani alle infrastrutture nucleari iraniane hanno provocato «danni minimi o nulli». Teheran, aggiunge il fedelissimo di Vladimir Putin, non solo Teheran continuerà i propri programmi di arricchimento dell’uranio, ma «ora possiamo dirlo direttamente, anche la futura produzione di armi nucleari».

La frecciatina a Trump

Nel post pubblicato su Telegram, l’ex presidente russo aggiunge che ci sono «diversi Paesi» che sono «pronti a fornire direttamente all’Iran le loro armi nucleari». Secondo Medvedev, l’attacco aereo sferrato nella notte dall’esercito americano è solo l’inizio. Ora che gli Usa hanno attaccato direttamente l’Iran, «si profila all’orizzonte un’operazione terrestre». L’ex presidente della Federazione Russa assicura che «la stragrande maggioranza dei Paesi in tutto il mondo si oppone alle azioni di Israele e degli Stati Uniti» e poi conserva un’ultima frecciatina per Donald Trump: «A questo punto, può scordarsi il Premio Nobel per la Pace, nemmeno considerando quanto sia diventato truccato. Che bel modo di iniziare, signor Presidente. Congratulazioni!».

Foto copertina: EPA/Ekaterina Shtukina | Dmitry Medvedev, vicepresidente del consiglio di sicurezza russo

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