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Trump attacca Medvedev: «Non usi la parola nucleare con superficialità». Poi la provocazione: «Ecco perché Putin è il capo»

23 Giugno 2025 - 18:37 Ugo Milano
trump medvedev
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Trump risponde al fedelissimo di Putin con un post sul suo Truth: «L'ex presidente russo Medvedev ha usato veramente la "parola con la N" (nucleare!), affermando che lui e altri Paesi avrebbero fornito testate nucleari all'Iran?»

Continua il battibecco tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il vicepresidente del consiglio di sicurezza russo Dmitrij Medvedev. Questa volta è il tycoon a schernire il fedelissimo di Putin con un post pubblicato sulla sua piattaforma Truth: «L’ex presidente russo Medvedev ha usato veramente la “parola con la N” (nucleare!), affermando che lui e altri Paesi avrebbero fornito testate nucleari all’Iran? L’ha detto davvero o è solo frutto della mia immaginazione? Se l’ha detto davvero, e se confermato, per favore fatemelo sapere immediatamente».

L’attacco di Trump a Medvedev

Trump ha poi aggiunto: «La “parola con la N” non dovrebbe essere presa con tanta superficialità. Immagino sia per questo che Putin è “il capo”». Le dichiarazioni fanno riferimento a un controverso intervento pubblicato da Medvedev su Telegram, dove, commentando i recenti attacchi aerei statunitensi sui siti nucleari iraniani, ha affermato che i raid americani avrebbero «inflitto danni minimi o nulli» e che l’Iran «proseguirà con la produzione di armi nucleari». Medvedev ha anche suggerito che «un certo numero di Paesi» potrebbe essere disposto a fornirgli testate nucleari. Una minaccia che ha fatto scattare l’allarme. Sebbene non vi siano conferme ufficiali di alcuna iniziativa concreta in tal senso, l’eventualità che la Russia, o altri Paesi, possano anche solo ventilare la possibilità di una simile fornitura rappresenta una rottura simbolica importante rispetto agli accordi internazionali sul non proliferare delle armi atomiche. Secondo diversi esperti, le parole di Medvedev sarebbero più un atto di propaganda e di intimidazione strategica che una reale indicazione di politica estera russa. Tuttavia, il contesto di crescente tensione tra Washington, Teheran e Mosca rende ogni segnale particolarmente sensibile.

Il commento sull’attacco Usa del weekend

Poi Trump ha continuato: «A proposito, se qualcuno pensa che il nostro “hardware” durante il weekend sia stato impressionante, in assoluto l’equipaggiamento più forte e avanzato che abbiamo, con vent’anni di vantaggio sul resto del mondo, i nostri sottomarini nucleari sono ancora meglio. Sono le armi più potenti e letali mai costruite, e hanno appena lanciato 30 Tomahawk: tutti e 30 hanno colpito perfettamente il bersaglio. Quindi, oltre ai nostri grandi piloti da combattimento, un grazie al Capitano e all’Equipaggio!»

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