Vertice Nato, il contro-evento all’Aja del M5s. Conte: «La soluzione del riarmo è un suicidio economico e sociale» – Il video
«La soluzione del riarmo è un suicidio economico e sociale». Lo ha detto il leader del M5s, Giuseppe Conte, intervenendo all’Aja in occasione della conferenza “No Rearm, no War”, organizzata in concomitanza con il vertice dei leader Nato. La delegazione del pentastellati è arrivata martedì 24 giugno nella città olandese per partecipare all’iniziativa, promossa dal presidente del Movimento 5 stelle, a cui hanno aderito 15 partiti e movimenti provenienti da 11 Paesi europei. Tra i partecipanti anche esponenti di spicco della sinistra continentale e formazioni euroscettiche, come la ministra del Lavoro spagnola e leader di Sumar, Yolanda Díaz, l’ex leader laburista britannico Jeremy Corbyn, il leader del Partito Socialista olandese Jimmy Dijk, Zoe Konstantopoulou (presidente del partito greco Course of Freedom ed ex presidente del Parlamento con Syriza), l’eurodeputata di La France Insoumise Manon Aubry, co-presidente del gruppo The Left all’Europarlamento, e l’europarlamentare italo-tedesco Fabio De Masi, vicino alla formazione di Sahra Wagenknecht. Conte ha ribadito il senso politico della presenza oggi a L’Aja: «Siamo qui per offrire un’alternativa politica all’unica soluzione che ci viene proposta all’interno dell’Ue con il piano di riarmo e all’interno del Nato per aumentare la spesa per la difesa al 5% del Pil. E sono lieto di iniziare l’incontro con gli altri leader dei 15 partiti e movimenti politici».
«Al summit Nato si distrugge la speranza di pace»
«A pochi chilometri da qui, al quartier generale della Nato, stanno forgiando un futuro che minaccia di distruggere la speranza» della pace: «la storia ci ha insegnato questa lezione: è mai esistita un’alleanza militare che ha accumulato armi solo per lasciarle inutilizzate?», ha continuato il leader del M5s. L’Ue e la Nato «affermano che ciò avvenga in nome della sicurezza, ma il risultato è esattamente l’opposto: quando gli Stati accumulano armi nel tentativo di proteggersi, altre nazioni percepiscono una minaccia e rispondono aumentando le proprie spese militari», ha proseguito, sottolineando che «questo ciclo di escalation” mostra che “la guerra non è più solo una remota possibilità: diventa una tragica realtà». «In un mondo in cui le nazioni possiedono armi nucleari, questo è il rischio che non possiamo correre», ha aggiunto.
Conte e fronte anti-riarmo: «Invasione Mosca deve finire»
«La guerra in corso in Ucraina dimostra il nostro fallimento collettivo nel perseguire le soluzioni diplomatiche necessarie per garantire la pace – si legge nella dichiarazione finale della conferenza contro il riarmo -. Mentre l’invasione illegale della Russia e i continui bombardamenti devono cessare, è importante riconoscere che si sarebbe potuto fare di più attraverso la diplomazia per prevenire e risolvere questa guerra». E poi ancora: «La reazione all’annuncio del piano ReArm Eu è stata immediata e diffusa: un grido di allarme, indignazione, paura e incredulità ha risuonato in ogni nazione europea. In quanto rappresentanti politici – ma soprattutto in quanto esseri umani e cittadini d’Europa – abbiamo il dovere di rispondere a questo grido collettivo. Il tempo stringe: dobbiamo agire ora, con determinazione e fermezza», scrivono Conte e gli altri esponenti politici, indicando che la loro visione è «promuovere la pace e un modello sociale incentrato sul benessere dei cittadini, dall’istruzione e dall’assistenza sanitaria ai diritti sociali, alla ricerca, alla tutela ambientale, alla giustizia sociale, alla lotta alla corruzione e alla risoluta difesa dei diritti fondamentali».