Perché è collassata l’insegna di Generali a Milano, il sospetto sul caldo e cosa non torna ai vigili del fuoco


«Perché questo sia avvenuto, ripeto, non siamo ancora in grado di capirlo» ha dichiarato Marco Grampella, vicedirettore del Comando dei Vigli del fuoco di Milano, interpellato da Repubblica a seguito del crollo dell’insegna Generali che lunedì 30 giugno ha spaventato soprattutto i dipendenti di Generali e chi frequentava la torre al quartiere City Life. Non è impossibile che le alte temperature registrate negli ultimi giorni abbiano avuto un ruolo nell’incidente. Il caldo potrebbe aver influito sulle strutture di acciaio sul tetto del grattacielo. Gli operatori hanno invece escluso l’ipotesi del vento: al momento del crollo infatti non si sono registrate raffiche.
Il sospetto sul ruolo del caldo record
«Le cause di questo cedimento sono da valutare», ha commentato Grampella durante un punto stampa con i giornalisti a seguito dell’evento. Nonostante le cause dell’accaduto non siano ancora chiare, una delle prime ipotesi che i vigili sono riusciti a escludere è che a far crollare l’insegna sia stato il vento. Sul fattore caldo, invece, c’è più prudenza. Non si scarta lo scenario secondo cui le alte temperature possano aver contribuito al cedimento delle strutture di acciaio presenti sul grattacielo. Per ora, tuttavia, questa resta soltanto una valutazione che dovrà essere verificata dai tenici. Eppure quella che sosteneva l’insegna era una «struttura molto resistente – hanno spiegato i vigili del fuoco – ma se un punto cede si porta dietro tutto il resto. Non siamo ancora in grado di dire perché è successo»
I rischi per il futuro
«Non c’è un rischio di cedimento nel breve periodo, però vogliamo mettere dei tiranti per mettere in sicurezza l’insegna e i pannelli laterali in modo da bloccarli definitivamente, non tanto per la situazione attuale, ma perché se dovesse esserci vento o un temporale, la cosa potrebbe peggiorare», ha spiegato il vicedirettore del Comando dei Vigli del fuoco. Dopo i sopralluoghi sulla torre, ora è il momento della messa in sicurezza della struttura che sostiene l’insegna e degli stessi pannelli con dei tiranti. L’operazione sarà appannaggio di un privato, con la supervisione dei vigili del fuoco. Non è detto che la messa in sicurezza si concluda già nella giornata di lunedì 30 giugno e finché questo non avviene non verrà riaperta la piazza. Dopodiché, si procederà con lo smontaggio definitivo dell’insegna e il suo trasporto a terra.
Il crollo dell’insegna Generali e la chiusura di City Life
L’insegna Generali collocata sulla Torre Hadid è caduta all’interno della stessa struttura che la ospita. La struttura di 44 piani è alta 192 metri. Intorno alle 6.30 la telefonata ai vigili del fuoco che, immediatamente sul posto, con diverse squadre che hanno iniziato a mettere in sicurezza l’area, transennandola. La fermata della metro Tre Torri è stata chiusa in seguito all’evento, così come una parte di City Life. L’area sottostante è stata isolata ed è stato interdetto il passaggio ai pedoni.