Inter fuori dal Mondiale per club, il Fluminense va ai quarti. Lautaro furioso: «Chi non vuole restare, vada via»


L’Inter è stata battuta 2-0 dai brasiliani del Fluminense negli ottavi di finale del Mondiale per club, giocati a Charlotte. Autori delle reti German Cano al 3′ del primo tempo ed Hercules nel recupero della ripresa. L’avventura dell’Inter al Mondiale per Club si arresta contro il Fluminense. Un gol di Cano in avvio e uno di Hercules nel finale, entrambi scaturiti da distrazioni difensive della formazione nerazzurra, hanno garantito ai brasiliani l’accesso ai quarti di finale. Per l’Inter, invece, la stagione si conclude con un’ulteriore delusione. Nel clima torrido di Charlotte, la squadra di Chivu è andata subito in svantaggio, mostrando una reazione insufficiente per ribaltare il risultato.
Il risveglio solo nel finale
L’Inter si è svegliata solo nelle fasi conclusive, quando il capitano Lautaro ha messo in difficoltà il 44enne portiere Fabio con un tiro e ha colpito un clamoroso palo. Tuttavia, questo sforzo si è rivelato troppo tardivo, poiché per gran parte della partita l’Inter ha faticato a costruire azioni pericolose, mantenendo ritmi troppo bassi e mostrando una condizione atletica deficitaria, soprattutto per alcuni giocatori chiave come Thuram.
Lo sfogo di Lautaro Martinez
«C’è una cosa che voglio dire: qui bisogna voler restare – attacca il capitano dell’Inter, Lautaro Martinez, ai microfoni di DAZN a fine gara – Il messaggio deve essere chiaro, chi vuole stare con noi resta, chi non vuole restare deve andare via. Non faccio nomi, è in generale. Noi siamo qui a fare di tutto, ma ho visto tante cose che non mi sono piaciute. Io voglio lottare per obiettivi, perché siamo in una squadra importante che abbiamo riportato in alto. Il messaggio è chiaro, chi vuole restare per lottare per qualcosa di importante resta, chi non vuole arrivederci – ha proseguito – Lottiamo tutti insieme, perdiamo tutti insieme. Io sono il primo responsabile come capitano. Chiedo scusa ai tifosi, un’altra sconfitta che fa malissimo, ma abbiamo lasciato tutto dentro il campo. Ora pensiamo a riposare».