Pfizer non ha documentato che il 23% dei feti o neonati da donne vaccinate sia morto


Durante un servizio del programma televisivo Fuori dal Coro, in onda su Rete 4, è stato citato un articolo del sito DailyClout secondo cui «il 23% dei feti o dei neonati di madri vaccinate è morto». Il riferimento è al vaccino anti-Covid-19 di Pfizer e si basa su un documento interno dell’azienda. Tuttavia, la narrazione è fuorviante e la citazione del contenuto di DailyClout non rappresenta affatto uno “scoop”.
Per chi ha fretta
- Il sito citato come fonte è noto per posizioni controverse e fuorvianti contro i vaccini.
- Le percentuali citate non risultano ottenute attraverso uno studio peer-review pubblicato su una rivista scientifica.
- L’intera narrazione si basa su segnalazioni che non confermano alcun nesso causale tra vaccinazione e eventi avversi.
- Il numero di casi considerato è estremamente piccolo rispetto a quello di studi e pubblicazioni scientifiche pubblicate successivamente con basi più solide.
Analisi
Il servizio risulta prelevato e condiviso via Facebook con testi come il seguente:
*IL 23% DEI FETI O DEI NEONATI DELLE DONNE VACCINATE CON SIERO PFIZER È MORTO. QUESTO SOLO NEI PRIMI 3 MESI. IMMAGINA IN 3 ANNI COSA È SUCCESSO IN TUTTO IL MONDO
Il servizio di “Fuori dal Coro” (Rete 4 – Mediaset – mercoledì 28 maggio 2025) sui “Pfizer Papers”, andrebbe immediatamente inviato a tutte le istituzioni: presidente della Repubblica, governo, parlamentari e alla Commissione Parlamentare d’Inchiesta COVID-19.

Sul caso è intervenuto Salvo Di Grazia, medico e ginecologo noto con il soprannome di Medbunker, in un post Facebook:
Creano un servizio TV che ne parla come un fatto assodato, intervistano un “ricercatore indipendente” (che è come dire che io sono un premio Nobel artigianale) non dicono tutto e usano il solito tono misterioso che piace tanto agli amanti delle psicosi sociali. Il 23% di donne in gravidanza hanno avuto il feto morto o con danni “terribili”. Una fake news ridicola. Parlano però di un fatto FALSO. Non è mai stato evidenziato un danno particolare dei vaccini Covid in gravidanza.

Lo “scoop” che non c’è (recuperato da un articolo del 2023)
Come spiegato dal medico e divulgatore scientifico Salvo Di Grazia, la trasmissione ha fatto riferimento a un articolo del 2023 (non del 2025) pubblicato da DailyClout, un sito già noto ai fact-checker statunitensi per la diffusione di tesi No Vax. Di Grazia sottolinea che l’interpretazione dei dati è viziata da calcoli «già strampalati di loro» e «tutti sbagliati».
Cosa dice realmente il documento Pfizer
Il documento Pfizer in questione, intitolato “5.3.6 Cumulative Analysis of Post-Authorization Adverse Event Reports“, è stato divulgato negli Stati Uniti in seguito a una richiesta FOIA (Freedom of Information Act). Si tratta di un report interno contenente dati forniti dalla farmacovigilanza, che raccoglie segnalazioni di eventi avversi post-marketing fino al 28 febbraio 2021. Come chiarito più volte, queste segnalazioni non dimostrano un nesso causale con il vaccino, come avviene comunemente per i farmaci soggetti a monitoraggio.
Nel documento (pagina 12), sono citati 274 casi totali relativi alla gravidanza, di cui 124 di donne vaccinate. Tra queste, si sarebbero registrani 28 eventi gravi, come aborti spontanei (25) e morte fetale (1). È da questi numeri che deriva il presunto «23%» rilanciato da DailyClout, ma si tratta di segnalazioni grezze, prive di qualunque conferma di nesso causa-effetto.
Un report interno non equivale a uno studio validato
L’intera narrazione poggia dunque su dati incompleti, datati e limitati ai primi due mesi della campagna vaccinale, con un campione estremamente ridotto che non può essere considerato rappresentativo a livello globale. Inoltre, il documento non è uno studio scientifico peer-reviewed, ma un rapporto interno.
Nel suo post, Di Grazia cita invece ricerche sottoposte a revisione paritaria, che includono numeri molto più ampi. Tra queste, una meta-analisi su 21 studi condotti su 149.685 donne incinte, che non ha riscontrato alcun aumento del rischio di aborto in donne vaccinate contro il Covid.
Di Grazia cita anche uno studio pubblicato su The Lancet nel 2022 su oltre 1.000 donne, che non supporta in alcun modo la narrazione di DailyClout. Un’ulteriore pubblicazione del 2024, da lui menzionata, conclude chiaramente: «Non è stata riscontrata alcuna associazione tra la vaccinazione contro il COVID-19 e la morte fetale».
Conclusioni
Quanto riportato da DailyClout non può essere considerato come prova dell’esistenza di un rischio elevato di aborto, morte fetale o neonatale legato ai vaccini anti-Covid somministrati in gravidanza.
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