La scuola marescialli di Firenze e il generale rimosso dopo il discorso “ribelle”: «Il vostro benessere è superiore a qualunque istruzione o procedura»


Un cambio di marcia che i vertici non hanno visto di buon occhio. Dopo il suo discorso agli allievi della scuola marescialli e brigadieri di Firenze il generale Pietro Oresta è stato rimosso dal proprio incarico. A far propendere il comando generale per questa decisione è stato il discorso, dai toni insoliti, che Oresta ha tenuto davanti alle nuove leve. «Ricordatevi, che il vostro benessere, e quello dei vostri familiari, la nostra vita è superiore a qualunque istruzione o procedura», questa una delle frasi che l’ormai ex comandante ha pronunciato rivolgendosi ai giovani. Dell’accademia di Firenze si era già parlato l’anno scorso, quando ad aprile 2024 un’allieva, Beatrice Belcuore si tolse la vita. Sul caso fu aperta un’inchiesta, che ha ricevuto l’archiviazione pochi giorni fa.
Il discorso di Pietro Oresta ai nuovi marescialli: «Prima venite voi»
«Aiutare un anziano ad attraversare la strada ha più impatto di trovare 300 tonnellate di cocaina e arrestare 20 persone», ha detto Oresta rivolgendosi ai ragazzi. Parole, le sue, che sottolineano l’importanza dei piccoli gesti, rispetto alle grandi imprese. Ma non solo. Nel suo discorso l’ex comandate ha posto al centro il benessere psicofisico delle nuove leve, un tema di cui si discute sempre di più nel mondo del lavoro: «Sappiate che è impossibile che vi venga chiesto qualcosa che non si possa fare. Ricordatevi, che il vostro benessere, e quello dei vostri familiari, la nostra vita è superiore a qualunque istruzione o procedura». Le affermazioni di Oresta sono intrecciate al caso di Beatrice Belcuore, un’allieva dell’accademia di Firenze morta suicida a 25 anni nell’aprile 2024. Nonostante, secondo le indagini, l’atto compiuto da Belcuore sia stata la conseguenza di un disagio psicologico personale, che a quanto pare non riguarderebbe l’ambiente e gli insegnanti dell’istituto.
La rimozione del generale Oresta
Proprio le parole di Oresta potrebbero aver urtato i vertici, che a seguito del discorso hanno deciso di rimuoverlo dall’incarico a partire dallo scorso 28 giugno. In particolare, sarebbe inaccettabile considerare il benessere personale più importante dell’istituzione. Per il momento, nessuno commento dal comando generale. Tuttavia, come riporta Repubblica, il comandate generale Salvatore Luongo, durante la cerimonia per il cambio di guardia al vertice del Comando interregionale carabinieri Vittorio Veneto avrebbe pronunciato una frase che sembra essere un riferimento velato al fatto accaduto qualche giorno prima. «Per me, sostanzialmente, la disciplina è il collante di una organizzazione complessa, specialmente se gerarchicamente strutturata. La disciplina è l’ordinata adesione a un codice di norme e valori che, nell’ambito militare, si sublima in dovere morale e in atto di fedeltà assoluta».
La posizione del sindacato dei carabinieri Unarma
Da Oresta, intanto, nessuna replica. Ma qualcuno che ha preso le sue parti, all’interno dell’ambiente, c’è. Si tratta del sindacato dei carabinieri Unarma, che già all’epoca del suicidio di Beatrice Belcuore si era interrogato sulle presunte vessazioni che la giovane poteva aver subito all’interno dell’accademia. «Di fatto è stato esautorato – ha detto il segretario generale del sindacato, Antonio Nicolosi – Evidentemente la rimozione è legata a quel discorso, ma il suo era un giudizio da padre di famiglia, che di certo non ha creato alcun danno all’amministrazione. E’ una scelta che proprio non comprendiamo».
Il caso dell’allieva suicida
Dopo l’atto estremo compiuto dalla 25enne nell’aprile del 2024, la famiglia aveva scritto una lettera-denuncia rilanciata proprio dal sindacato Unarma. «Riferiva alla madre che stava perdendo i capelli e che non ne poteva più di sottostare a quelle “regole” poco funzionali e che si insinuavano in ogni ambito della propria vita», riportavano i genitori. Nonostante le indagini abbiano archiviato il caso di Beatrice Belcuore come «una suo scelta», affermando quindi che non vi è stata istigazione al suicidio, il benessere psicofisico degli allievi dell’accademia è un tema di cui si continua a discutere.
Foto di copertina: Un momento dell’inaugurazione della Scuola marescialli dei Carabinieri a Firenze, 24 settembre 2016. ANSA/MAURIZIO DEGL INNOCENTI