Il rottweiler che aggredisce due bambini ad Anzio: «Il padrone deve guidarlo nel momento del pericolo»


Un rottweiler di famiglia ha scavalcato una recinzione e ha ferito due bambini di 8 e 10 anni che stavano giocando in un giardino. Il tutto è accaduto in un villino di via Satta, una traversa di via Magalotti, l’asse stradale che congiunge i quartieri di Lavinio Stazione e Villa Claudia, periferia di Anzio. Secondo la ricostruzione i fratelli stavano giocando in giardino. Il cane ha scavalcato la recinzione e li ha aggrediti. La nonna dei bambini, proprietaria del cane, è intervenuta con un bastone.
L’aggressione
Alcuni bambini che si trovavano in via Satta hanno raccontato al Corriere l’aggressione: «Attraverso il cancello – racconta uno di loro – ho visto il bambino più grande che abbracciava il più piccolo, cercando di proteggerlo dai morsi del cane. Gridavano e chiedevano aiuto». Alla fine la nonna è riuscita a rinchiudere il cane nel recinto. Poi è intervenuto il 118. Il più piccolo ha delle profonde lacerazioni alla testa. Il più grande ha ferite alla schiena e alla spalla. Entrambi sono in codice rosso ma non in pericolo di vita. Avranno bisogno di interventi di chirurgia plastica. Il rottweiler che ha aggredito i due bambini, con regolare microchip, è stato preso in custodia dal servizio veterinario della Asl Roma6 e trasferito in un ricovero per animali.
Il rottweiler
Alcuni residenti raccontano altri episodi: «In due occasione quel rottweiler è stato pericoloso: in una ha cercato di aggredire un cagnolino più piccolo che passeggiava con la padrona, in un’altra si è invece avvicinato minacciosamente a una signora anziana che stava passando, ma per fortuna lo hanno ripreso appena in tempo evitando che aggredisse quella donna». La procura riflette sulla possibilità di contestare l’omessa custodia alla padrona del cane. La nonna è comunque intervenuta subito, probabilmente salvando i due bambini. L’ipotesi investigativa alla quale si sta lavorando è che il rottweiler non conoscesse a sufficienza i bambini e che si sia sentito minacciato dalla loro presenza.
Le lesioni
Le lesioni, pur gravi, richiedono la querela per poter essere affrontante sotto il profilo processuale. E c’è un precedente. Due anni fa tre rottweiler sono fuggiti da una recinzione a Manziana. Poi avevano sbranato un runner che passava nei pressi di casa loro, Paolo Pasqualini. Una superconsulenza di un veterinario aveva concluso che il comportamente dei tre cani era prevedibile. Gli animali sono rimasti sotto sequestro per tutta la durata dell’inchiesta ma in seguito si è dato il via a un iter di adozione. Per la morte del runner sono chiamati in causa i proprietari. L’accusa, nei loro confronti, è omicidio colposo.
La nonna
«È la prima volta che il mio cane fa una cosa del genere. In passato non è mai stato aggressivo», ha detto la nonna agli investigatori. «I bambini erano in giardino e io ero davanti a loro quando sono stati aggrediti: sono subito intervenuta per tirare via il cane e separarlo da loro. Glieli ho praticamente strappati via perché altrimenti sarebbero morti. Anch’io sono rimasta ferita», ha aggiunto.
L’esperto
Federico Coccia (già esperto del Bioparco, oggi della clinica veterinaria Ca’ Zampa), spiega al Corriere: «Il rottweiler è un cane territoriale nei confronti del quale bisogna prestare molta attenzione, per tenerne sotto controllo il forte temperamento. É importante che il capo branco, cioè il proprietario, lo guidi e lo segua con attenzione. Le indagini in corso dovranno mettere in luce se è mancato o meno questo controllo in un momento di potenziale pericolo. Non esistono cani aggressivi o cattivi, ma di grossa mole che, a prescindere dalla razza, se male gestiti possono essere dannosi per persone e altri animali. È importante la gestione corretta di animali cosiddetti impegnativi e spero venga istituito un patentino obbligatorio con corsi formativi per i proprietari di cani di grossa mole con morso dannoso».