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Puff Daddy assolto dalle accuse di traffico sessuale ma colpevole per il reato di prostituzione

02 Luglio 2025 - 16:31 Alba Romano
Sean Diddi Combs
Sean Diddi Combs
A questo punto il rapper e produttore non rischia l'ergastolo, essendo stato ritenuto non colpevole per le accuse più pesanti

Puff Daddy è «non colpevole» per i due capi d’imputazione di tratta di essere umani a scopo sessuale, né per associazione a delinquere. È stato invece ritenuto colpevole di traffico per la prostituzione. Dopo due giorni di camera di consiglio, la giuria nel processo a carico di Sean «Diddy» Combs ha dunque raggiunto un verdetto sulle cinque accuse a suo carico. Il rapper e produttore non rischia l’ergastolo, essendo stato ritenuto non colpevole per le accuse più pesanti. Rischia però 20 anni di carcere, anche se la difesa proverà a controbattere prima di tutto avanzando una proposta di una cauzione da un milione di dollari, che l’accusa ha tuttavia già rifiutato dichiarandosi sfavorevole riguardo un’eventuale scarcerazione di Diddy.

Il processo e la testimonianza chiave di Cassie Ventura

Venerdì, la difesa di Combs ha cercato di mettere in discussione la credibilità delle accusatrici, in particolare due donne con cui il musicista aveva avuto relazioni per anni, sostenendo che le loro motivazioni fossero di natura economica. La difesa ha respinto l’idea che Combs fosse a capo di un’organizzazione criminale e, proprio come già accaduto nel processo per reati simili ad Harvey Weinstein, ha scelto di non far testimoniare Diddy. A fare la differenza però è stata la testimonianza di Cassie Ventura e le inequivocabili immagini della videosorveglianza dell’InterContinental Hotel di Los Angeles, diffuse dalla Cnn, nelle quali la ragazza, allora compagna di Sean Combs, veniva ferocemente aggredita, secondo quanto è emerso, perché tentava di allontanarsi dall’ennesimo party. Per bocca della sua nutrita squadra di avvocati (oltre 10) Diddy ha negato tutte le accuse mosse nei suoi confronti, ma la giuria, composta da otto uomini e quattro donne, non ha creduto alla tesi difensiva secondo cui i famigerati White Party all’insegna di sesso e droghe, spesso somministrate di nascosto, sarebbero stati solo manifestazione di una condotta sessuale particolare, per la precisione uno «stile di vita da scambisti», all’interno di un ambiente in cui tutto era consensuale. I racconti di Cassie Ventura sono stati struggenti, spesso la testimonianza è stata interrotta perché la donna, oggi in attesa del terzo figlio, ricordando quei momenti è scoppiata in lacrime. Diddy la costringeva a drogarsi per partecipare a lunghissime sessioni di sesso, videoriprese dallo stesso fidanzato, con uomini da lui scelti. Altre tre vittime sono state sentite nelle aule del Daniel Patrick Moynihan United States Courthouse, compresi due uomini assunti per sesso a pagamento filmato, la star del rap Kid Cudi, che ha raccontato delle minacce subite per la sua relazione con Cassie Ventura, e alcuni ex dipendenti di Combs.

«Era così al limite da non vederlo»

Il pubblico ministero Maurene Comey ha dichiarato ai giurati che, al momento dei presunti reati, Combs «era così oltre il limite che non riusciva nemmeno a vederlo». Ha aggiunto in tribunale: «Nella sua mente era intoccabile». Comey ha inoltre affermato che «l’imputato non ha mai pensato che le donne di cui aveva abusato avrebbero avuto il coraggio di dire ad alta voce ciò che aveva fatto loro».

La difesa sulle violenze domestiche

L’avvocato difensore Marc Agnifilo ha descritto Combs come un «imprenditore nero di successo che si è fatto da sé», sostenendo che le sue relazioni sentimentali fossero «complicate» ma consensuali. La difesa ha ammesso che in alcune occasioni Combs avrebbe picchiato le sue compagne, ma ha insistito sul fatto che tali episodi di violenza domestica non costituiscono traffico sessuale o associazione a delinquere, come invece viene contestato.

Una nuova accusa nel giorno del verdetto

Proprio mentre la giuria si avvicinava al verdetto finale, Diddy è stato raggiunto da una nuova. Stavolta a parlare Edmond Laurent, ex modello e attore apparso in video musicali di Britney Spears e Lil’ Kim, che ha fatto causa al rapper e prducer per aggressione, percosse, inflizione intenzionale di stress emotivo, negligenza e violenza sessuale, nonché per associazione a delinquere e favoreggiamento. Richiesta economica: 10 milioni di dollari. La denuncia, lunga 32 pagine, depositata martedì sera presso la Corte Superiore di Los Angeles, racconta di aggressioni avvenute in una serie di hotel di lusso nell’area di Los Angeles, tra cui l’Intercontinental di Century City, l’SLS di Beverly Hills e il Mondrian di West Hollywood. Secondo la denuncia, Laurent sarebbe stato drogato e violentato da Combs e da una donna misteriosa, che avrebbe intenzionalmente perforato un preservativo con le unghie, esponendo il querelante a infezioni sessualmente trasmissibile. La denuncia afferma che Laurent avrebbe sofferto in seguito di gravi problemi di salute, tra cui un cancro allo stomaco, sempre secondo la denuncia, a causa dei presunti abusi.