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ESCLUSIVA OPEN – Per i soldi al film fantasma di Kaufmann Alessandro Giuli pronto a sostituire il direttore cinema Nicola Borrelli

02 Luglio 2025 - 21:25 Franco Bechis
giuli borrelli
giuli borrelli
Il ministro della Cultura ha deciso di nominare un altro dirigente al posto di chi per lustri e con ministri diversi ha gestito tutti i vari finanziamenti pubblici alle pellicole nazionali e internazionali. Il blitz era stato auspicato anche dal Pd

Il caso degli 863 mila euro di tax credit erogati per il film Stelle della notte, di cui sarebbe stato regista Francis Kaufmann con la sua falsa identità di Rexal Ford, è destinato a terremotare ancora di più il ministero della Cultura. Secondo quanto risulta ad Open, infatti, il ministro Alessandro Giuli ha preso la decisione di mettere fine al lungo regno di Nicola Borelli alla direzione generale cinema del ministero. Il dirigente che fu nominato per quell’incarico nel lontano 2009 dall’allora ministro dei Beni culturali, Sandro Bondi, verrà dunque in tempi stretti sollevato dall’incarico e sostituito da altro dirigente.

Il caso del passaporto falso di Rexal Ford e gli 863 mila euro di tax credit concessi

L’intenzione di Giuli è maturata in questi giorni, dopo avere accompagnato personalmente gli ufficiali delle Fiamme gialle alla direzione cinema del ministero nella sua sede in piazza Santa Croce in Gerusalemme per acquisire tutta la documentazione sul caso Rexal Ford (compreso quel passaporto falsificato che lui aveva mandato per attivare la procedura del tax credit). A fine giugno poi la procura di Roma ha aperto un fascicolo su quella documentazione ipotizzando la truffa o la tentata truffa nei confronti dello Stato, vista l’inesistenza del film. Gli inquirenti dovranno verificare se e quando quella concessione di 863 mila euro di tax credit è stata deliberata e se e quando la cifra è stata effettivamente erogata e a chi. Nessuno è ancora stato iscritto nel registro degli indagati, nemmeno Rexal Ford il cui ruolo nell’operazione deve ancora essere definito dagli inquirenti.

Anche il Pd Matteo Orfini chiedeva la fine del lungo regno di Borrelli sul cinema

La testa di Borrelli era stata chiesta al governo dall’opposizione proprio all’indomani della pubblicazione su Open della storia del tax credit per il film di Rexal Ford. Il deputato del Pd, Matteo Orfini, aveva infatti dichiarato alle agenzie: «Prima di tutto dovrebbe riflettere la direzione generale cinema e chi la guida da molti anni, traendone le conseguenze con serietà e valutando l’opportunità di un passo indietro». Borrelli però aveva difeso la regolarità della pratica, sostenendo che erano state presentate al ministero tutte le carte necessarie ad ottenere il tax credit secondo le regole di legge vigenti. La distribuzione di quel film era infatti destinata al mercato estero, e quindi non c’era necessità di inviare al ministero la bozza del girato prima di ottenere quello sconto fiscale che quasi sempre si trasforma in liquidità, visto che è possibile scontarlo presso il sistema bancario. Cosa che secondo quanto risulta ad Open è effettivamente avvenuta per Stelle della notte nel 2023.

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