Asta record per la collezione d’arte di Bertinotti: da Andy Warhol a Dorazio, incasso per oltre 300mila euro


L’ex leader di Rifondazione comunista ha fatto il botto. La collezione d’arte di Fausto Bertinotti è stata battuta all’asta per 300mila euro, circa quattro volte di più rispetto alle stime iniziali. La casa d’aste milanese Finarte ha venduto 21 lotti sui 24 della collezione privata dell’ex presidente della Camera. Lo riporta il Corriere.
300mila euro di opere d’arte
Nella collezione non c’erano vessilli originali del vecchio comunismo, né cimeli storici della politica, ma vere e proprie opere d’arte, che sono state battute all’asta per un totale di 300mila euro. Tra le vendite più ricche ci sono due serigrafie firmate da Andy Warhol e risalenti al 1972, entrambe raffiguranti Mao Tse Tung. Partite da una valutazione che non superava i 30mila euro, sono state cedute a 106mila una e a 80mila l’altra.
La collezione della famiglia Bertinotti
La collezione d’arte dei Bertinotti deriva soprattutto da regali d’occasione. Tra le opere dal significato più affettivo due lavori del pittore Piero Dorazio, uno regalo di matrimonio e l’altro con una dolce dedica a corredo: «Auguri per Lella Bertinotti, leggiadra colonna del suo compagno, custode e promotore delle nostre speranze». Non manca poi una tela di Mario Schifano, venduta per 15mila euro e una scultura antropomorfa in ceramica smaltata firmata da Giosetta Fioroni, 16.500 euro.
Il De Chirico appartenuto a Monica Vitti
Sempre nell’ambito della stessa asta, la casa Finarte ha battuto anche un quadro della serie Bagni Misteriosi di Giorgio de Chirico, che da solo ha superato la vendita della collezione della famiglia Bertinotti, raggiungendo la cifra di 468mila euro. Forse anche grazie alla sua storia, l’opera infatti apparteneva a Monica Vitti.