Congedo di tre giorni se il gatto o il cane muore. La proposta di Avs e le aperture a destra – Video
Una proposta di legge che punta a introdurre un permesso lavorativo in caso di malattia o decesso del proprio animale domestico. È questa l’idea alla base del nuovo testo presentato in questi giorni dal deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Devis Dori. «Gli animali sono considerati a tutti gli effetti parte del nucleo familiare, alla stregua di una persona. Conosciamo tutti il dolore che può provocare la loro perdita o la loro malattia», spiega Dori in un’intervista a Open.
Tre giorni di pemesso
Nel dettaglio, la proposta prevede tre giorni di permesso retribuito in caso di decesso e otto ore annuali in caso di malattia dell’animale d’affezione. Nel testo, per “animali d’affezione” si intendono cani e gatti. Non perché siano gli unici a poter creare un legame emotivo con l’essere umano, ma perché – a differenza di altri – sono più facilmente tracciabili grazie al microchip e alla registrazione obbligatoria al Sinac, l’anagrafe nazionale degli animali da compagnia. Ma non è escluso, precisa Dori, che in futuro la platea possa essere ampliata. «Intanto però partiamo da qui», osserva.
Allo stato attuale
La proposta interverrebbe sulla legge n. 53 del 2000, che disciplina i congedi parentali e i permessi per motivi familiari. Allo stato attuale, la normativa non contempla il lutto per la perdita di un animale domestico. Così, chi si trova in questa condizione è tenuto a ricorrere a ferie o permessi personali, oppure a presentarsi comunque sul posto di lavoro. «Uno stato che, in caso di mansioni pericolose, può rappresentare un fattore di rischio», si legge nel testo della proposta.
Il 56% delle famiglie ha un animale domestico
La misura, se approvata, potrebbe toccare milioni di italiani. Secondo un’indagine Ipsos condotta nel 2024, il 56% delle famiglie italiane ha almeno un animale d’affezione, una percentuale in crescita del 4,6% rispetto all’anno precedente. E la loro perdita, ci ricorda la letteratura scientifica, può rappresentare un lutto vero e proprio: può durare dai sei ai dodici mesi, e in alcuni casi protrarsi più a lungo, configurandosi come lutto fisiologico a tutti gli effetti.
Apertura dal centrodestra?
Chissà che proprio da questa proposta di legge non possa arrivare una apertura anche da parte del centrodestra. In più occasioni, partiti come Forza Italia hanno infatti sostenuto numerose battaglie a favore degli animali. Tra le più recenti, quella della forzista Rita Dalla Chiesa, che ha criticato duramente la Rai per aver inserito nel team di conduzione di “Affari tuoi”, condotto da Stefano De Martino, il Jack Russel Gennarino, definendo la scelta «una modalità superata e contraria al benessere animale». Impossibile dimenticare inoltre l’impegno di Michela Vittoria Brambilla, storica esponente di Forza Italia e ora in Noi Moderati, fondatrice e presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente (Leidaa). Ma ha anche la sua firma il disegno di legge approvato a maggio al Senato che prevede un inasprimento delle pene per i reati contro gli animali. Più probabile, insomma, che un’apertura tra centrodestra e centrosinistra arrivi da questi temi legati alla tutela degli animali piuttosto che dal dibattito sullo ius scholae. Staremo a vedere.