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L’intelligenza artificiale sbarca in Parlamento: ecco i tre chatbot che aiuteranno i deputati a scrivere le leggi

10 Luglio 2025 - 21:43 Alba Romano
camera riforme premierato autonomia giustizia
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I prototipi sperimentati negli ultimi anni saranno attivati a partire dai prossimi giorni. Ascani: «Cogliere le opportunità dell'IA minimizzando i rischi per la democrazia»

L’intelligenza artificiale sbarca anche in Parlamento. A partire dai prossimi giorni, deputati e senatori avranno a disposizione tre piattaforme di chatbot che li aiuteranno a scrivere le leggi. Si tratta di Norme, Depuchat e Mse (Macchina scrittura emendamenti). Questi strumenti, in realtà, non sono del tutto nuovi. La sperimentazione è cominciata circa un anno fa e le fondamenta risalgono addirittura alla legislatura precedente. La novità è che a partire dai prossimi giorni i tre prototipi saranno resi disponibili per tutti i parlamentari.

L’IA al servizio del Parlamento

Quando i parlamentari scrivono le proposte di legge o gli emendamenti devono prima dedicarsi a lunghe ricerche per cercare le normative attualmente in vigore e rintracciare i singoli articoli su cui si vuole intervenire. Grazie all’intelligenza artificiale, queste operazioni – spesso delegate anche agli assistenti – dovrebbero diventare più veloci. «Abbiamo incontrato esperti e rappresentanti delle Big Tech per comprendere l’impatto dell’intelligenza artificiale, per poterne cogliere le opportunità minimizzando i rischi per cittadini e democrazia» ha spiegato Anna Ascani, vicepresidente della Camera e deputata del Pd. Durante la sperimentazione è stata posta un’attenzione particolare al rischio “allucinazioni”, ossia quando l’IA non conosce una risposta e decide di inventarla.

I tre nuovi chatbot

I chatbot che promettono di semplificare il lavoro parlamentare sono tre, tutti basati sui cosiddetti modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM), come ChatGPT e altri. Il primo è Norma, una piattaforma sviluppata da una proposta del Politecnico di Milano e dell’Istituto Einaudi che permetterà di interagire con l’Osservatorio sulla legislazione della Camera per individuare emendamenti e leggi. Mse – un acronimo che sta per Macchina Scrittura Emendamenti – è frutto dal consorzio inter-universitario Alma Human AI e aiuterà i parlamentari a proporre modifiche ai progetti di legge. Infine, c’è Depuchat, sviluppato dalle Università di Roma Tre e Firenze e concepito per facilitare l’accesso dei cittadini alle attività dei deputati.

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