Unicredit, il Tar del Lazio accoglie (in parte) il ricorso sul golden power che coinvolge Bpm


Il Tar del Lazio ha accolto parzialmente il ricorso di Unicredit sulla legittimità del “golden power” esercitato dal governo per l’Ops su Banco Bpm. Per la precisione sono stati accolti due punti: il primo che impone di «non ridurre per un periodo di cinque anni il rapporto impeghi/depositi praticato da Banco Bpm e UniCredit in Italia, con l’obiettivo di incrementare gli impieghi verso famiglie e Pmi nazionali», esclusivamente con riferimento al profilo temporale; il secondo, legato al mantenimento del livello del portafoglio di project finance. Nessun rilievo sulla richiesta di «mantenere il peso attuale degli investimenti di Anima in titoli di emittenti italiani» e fissano i tempi per l’uscita delle attività finanziarie di Unicredit nella Federazione Russa.
Un cda in arrivo e una scadenza imminente
I prossimi passi dell’istituto bancario? Secondo quanto riporta Repubblica non si esclude la convocazione di un cda della banca per una valutazione della situazione. L’Ops scade il 23 luglio e pendente c’è anche il giudizio della Commissione Ue sulla compatibilità del golden power con le normative europee.