Basta riposini sulle panchine e alcol in strada, l’ordinanza anti-bivacco a Portofino: «Così tuteliamo la vocazione turistica del borgo»


Un picnic con i piedi a penzoloni sull’acqua? Una riposino sulle panchine del lungomare ligure? O una semplice birra fresca con gli amici? Portofino dice basta. Tramite un’ordinanza con validità fino al 30 settembre il sindaco del comune più ricco d’Italia, Matteo Viacava, ha disposto il divieto di mangiare per strada, sdraiarsi sui muretti o sedersi per strada o nei giardini del paese. Un’ordinanza, ufficialmente «contro l’accattonaggio», che avrebbe lo scopo di «tutelare la vocazione turistica del borgo». E che, va detto, ha come suo target preferito i ricchi stranieri in cerca di location – e beni – di lusso.
La discussa ordinanza del sindaco
Che ci si trovi in centro, sotto i portici, vicino alle Chiese, sul molo Umberto I o in qualunque altro posto del Comune, non bisogna in nessun modo comportarsi in modo tale da «turbare» la pace e la tranquillità dei facoltosi turisti di Portofino. Secondo quanto riferisce Il Secolo XIX, l’ordinanza infatti non riguarda solo i mendicanti o chiunque «effettui attività di accattonaggio molesta con modalità ostinate e reiterate», ma anche chi sta semplicemente trascorrendo la sua giornata in modo «non molesto».
Il divieto per picnic e birre in strada
Nell’ordinanza è infatti specificato che il divieto è esteso a molte altre attività. Nello specifico: bivaccare con vettovagliamenti di qualsiasi genere o con qualsiasi altro tipo di oggetto; sdraiarsi per terra, su panchine e su muretti; sedersi per terra nelle strade, sotto i portici, nelle piazze e giardini e altri spazi pubblici. Ma anche detenere o consumare nelle vie e piazze bevande alcoliche di qualsiasi gradazione, girare a torso nudo e in costume da bagno oltre che scalzi. Non solo. Dopo la mezzanotte e mezza sono severamente vietate «emissioni sonore». Pena un’ammenda da 25 a 500 euro.