Il bonus pensioni è tax free: la busta paga e l’incentivo, come funziona


Il bonus pensioni è free tax. L’incentivo per rimanere al lavoro riservato ai dipendenti che maturano la pensione entro il 31 dicembre 2025 ma che posticipano l’uscita dal lavoro sarà esente dal prelievo fiscale. Il decreto per le disposizioni integrative per Irpef e Ires che ieri il governo Meloni ha approvato serve anche a questo, ha detto il viceministro all’Economia Maurizio Leo. Gli importi dei contributi Ivs a carico del lavoratore verranno erogati direttamente al lavoratore dipendente in busta paga. A partire da settembre per i lavoratori del privato, a novembre per il pubblico. Le finestre di accesso alla pensione sono di 7 e 9 mesi per le due categorie, spiega oggi Il Messaggero.
La busta paga e l’incentivo
Nel 2024 il bonus era sottoposto a tassazione Irpef. I beneficiari potenziali sono circa 7 mila. L’aliquota contributiva Ivs (Invalidità, Vecchiaia e superstiti) a carico del lavoratore è pari al 9,19% del reddito imponibile. Ora la fruizione del beneficio non modifica la determinazione dell’importo delle quote di pensione calcolate con il sistema retributivo. Ma impatta sul montante contributivo individuale. Il riconoscimento del bonus non è automatico: il lavoratore deve richiederlo all’Inps, che verifica il possesso del requisito di accesso alla misura. Nel 2024 i trattamenti previdenziali sono costati allo Stato quasi 337 miliardi di euro, in aumento del 5,6% sul 2023. Per il 2025 il governo prevede che la spesa pensionistica salga a 344 miliardi.