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Brescia, un altro rifiuto all’orale della maturità: «Un atto di dissidenza contro il governo di estrema destra»

15 Luglio 2025 - 08:45 Alba Romano
enea liceo bagatta desenzano rifiuto esam orale
enea liceo bagatta desenzano rifiuto esam orale
Il liceale è attivista del Fronte della Gioventù Comunista

La protesta dell’orale di maturità approda anche al liceo Bagatta di Desenzano, nel Bresciano. Uno studente, Enea, ha rifiutato di rispondere all’esame. Compiendo, secondo quanto ha riferito, «un atto di dissidenza verso il governo ‘di estrema destra’ e verso il sistema scolastico». Il giovane liceale, attivista nel Fronte della Gioventù Comunista, ha raccontato la propria esperienza a Radio Onda d’Urto, l’emittente antagonista bresciana . «I due scritti sono stati l’origine del mio gesto. Il voto della prima prova ho ritenuto che non fosse rappresentativo del mio percorso scolastico degli ultimi cinque anni. La seconda prova era in linea con quello che ho sempre fatto, anche se, potranno testimoniarlo tutti i miei compagni di scienze umane, la traccia era particolarmente difficile», dice.

La protesta

Il giovane afferma di aver scelto di non sostenere l’orale il giorno 24 giugno «ben prima che diventasse un caso mediatico». E sottolinea che il proprio atto di dissidenza non sia da «imputare al lavoro della commissione» bensì al sistema scolastico nel suo complesso. Tra gli aspetti per cui il maturando vede maggiori criticità vi è l’alternanza scuola-lavoro poiché «serve per togliere spazio alla crescita personale e rendere gli studenti dei lavoratori ubbidienti». I responsabili di questa situazione non sono interamente ascrivibili all’attuale governo: «Non do tutte le responsabilità a questo governo di estrema destra, la riforma Valditara è in linea con la riforma della Buona Scuola di Renzi quindi la responsabilità ricade su tutto lo spettro politico parlamentare», ha concluso.

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