Pompei, restituito dopo 80 anni un mosaico con due amanti. A scoprirlo i pronipoti di un tedesco: «Come possiamo restituirvelo?»


Il comando dei carabinieri Tutela del Patrimonio culturale ha restituito al Parco archeologico di Pompei un mosaico raffigurante una coppia di amanti, rimpatriato dalla Germania a mezzo di spedizione diplomatica, predisposta dal Consolato Generale d’Italia a Stoccarda (Germania). Il mosaico era stato donato a un cittadino tedesco da un Capitano della Wehrmacht, addetto alla catena dei rifornimenti militari in Italia durante la Seconda guerra mondiale e restituito dagli eredi al Nucleo Tpc di Roma. La consegna al Parco archeologico di Pompei, a cui il ministero della Cultura ha assegnato il prezioso reperto, è avvenuta con la presenza del Comandante dei Carabinieri Tutela del Patrimonio culturale, generale di divisione Francesco Gargaro.

Gli eredi hanno contattato i carabinieri italiani: «Come possiamo restituirvelo?»
Il mosaico dei due amanti mostra una scena erotica, che potrebbe aver decorato la pavimentazione di una camera da letto di una domus o villa. Gli eredi del cittadino tedesco erano riusciti a mettersi in contatto con i Carabinieri del Nucleo Tpc di Roma, chiedendo indicazioni su come restituirlo all’Italia. I militari del Comando specializzato, resisi conto di trovarsi davanti a un classico caso di trafugazione in tempo bellico, dopo aver svolto una serie di accertamenti sulla provenienza dell’opera si sono adoperati per il rimpatrio del mosaico, avvenuto il 16 settembre 2023. Grazie alla collaborazione dell’Ufficio Tutela Beni Archeologici del Parco archeologico di Pompei il mosaico è tornato nel suo posto d’origine anche se non si sa esattamente con quali modalità e sopratutto da quale domus è stato prelevato.