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L’amministratore del tribunale chiede a Giuli di fermarsi sul tax credit a Iervolino. Ma anche l’Agenzia delle Entrate aveva iniziato a contestare quello preso nel 2020

17 Luglio 2025 - 21:24 Franco Bechis
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In ballo 62 milioni di euro revocati dal ministero alla Sipario Movies. Il professore Bastia nominato dal tribunale civile chiede di aspettare per capire se davvero i costi della società sono stati gonfiati per truffare lo Stato. Ma i dubbi erano emersi da tempo

In ballo 62 milioni di euro revocati dal ministero alla Sipario Movies. Il professore Bastia nominato dal tribunale civile chiede di aspettare, per consentire a professionisti di capire se davvero i costi della società erano stati gonfiati per truffare lo Stato e di quanto. Il professore Bastia, dottore commercialista e ordinario di economia aziendale all’Università di Bologna, è stato nominato il 10 giugno scorso dalla sedicesima sezione civile del Tribunale di Roma, presieduta da Giuseppe Di Salvo, revocando al contempo il liquidatore della società, David Peretti, a cui è stato contestato fra l’altro di avere disposto in assemblea la liquidazione di Sipario Movies senza consultare il collegio sindacale né predisporre il bilancio di liquidazione finale.

La ricerca della verità sulle spese “gonfiate” per avere più tax credit del dovuto

Il professore Paolo Bastia, nominato dal tribunale di Roma

Al ministero si attendevano la mossa dell’amministratore giudiziario e probabilmente per consentire di avere un quadro certo la revoca del tax credit dovrebbe venire congelata. Ma l’interesse è comprendere quale sia la situazione patrimoniale della Sipario Movies e soprattutto sapere se è vera l’accusa di maxi gonfiamento delle spese per avere quei 62 milioni di euro contenuta nella relazione del professore Eugenio Barcellona e degli avvocati Marco Di Lorenzo, Stefano Piccoli e Roberto Loffa dello studio Pedersoli Gattai di Torino, depositata presso la quattordicesima sezione civile del tribunale di Roma, di cui ha riferito Open nel giorno della revoca del tax credit da parte del ministero.

Il litigio lady Bacardi-Iervolino che ha fatto gettare la spugna alla società di revisione

Da più di un anno i due soci della Sipario Movies, Iervolino e Monika (lady) Bacardi, litigavano pesantemente con scambi di accuse pesantissimi che hanno finito con il paralizzare comunque la società. Iervolino, pur essendo socio di minoranza, è stato il gestore della società fino all’estate 2024, quando è scaduto il patto parasociale con lady Bacardi che assegnava a lui un diritto di voto triplicato in assemblea. Da quel momento è stata la socia di maggioranza ad amministrare, nominando prima presidente del cda e poi liquidatore il Peretti. E fin dai primi passi ci sono stati problemi a capire la reale situazione della Sipario Movies. I revisori di EY hanno considerato ingiudicabile (no opinion) per carenza di documentazione il bilancio semestrale al 30 giugno del 2024. Il collegio sindacale, che poi è intervenuto anche nel procedimento in tribunale, ha sollevato critiche e dubbi sia sulla gestione della società da parte di Iervolino che su quella successiva da parte dei manager di lady Bacardi.

L’Agenzia delle Entrate aveva già contestato il tax credit preso nel 2020

L’impossibilità di esprimere un giudizio su quella società messa nero su bianco da EY

Fra le pieghe di questi contenziosi però emerge che i dubbi sul tax credit erano emersi da tempo. Gli stessi revisori di EY raccontano infatti come il 16 settembre 2024 sia arrivata alla società dalla Agenzia delle Entrate «un processo verbale di constatazione per euro 6.471 migliaia, con il quale viene contestato il tax credit Ricerca & Sviluppo compensato negli F24 del 2020», quindi sotto la gestione di Iervolino. Dalla stessa Agenzia delle Entrate poi il 19 dicembre 2024 è arrivato «lo schema d’atto per complessivi euro 3.579 migliaia, compresi sanzioni ed interessi, nel quale si contesta l’indeducibilità ai fini IRES ed IRAP della quota di ammortamento delle fatture ricevute da un fornitore». Non c’è dubbio che in questo caos il professore Bastia nominato dal tribunale abbia bisogno di dare un incarico esterno probabilmente a una delle grandi della revisione per valutare in ossequio alla legge sulla crisi di impresa quando e perché si è determinata la crisi della Sipario e quali provvedimenti anticipatori per la prevenzione siano stati eventualmente presi a norma dell’articolo 2086 del codice civile per scongiurarne gli effetti.

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