Garlasco, la Procura di Pavia: «Consulenti e opinionisti generano solo confusione»


Dopo giorni di indiscrezioni, ipotesi e presunte anticipazioni sulle indagini in corso, la Procura di Pavia rompe il silenzio: «I magistrati titolari delle indagini, che aggiornano costantemente il Procuratore sull’accuratezza delle verifiche condotte, si esprimeranno ufficialmente solo al termine delle attività, adottando le decisioni necessarie» si legge in una nota firmata dal procuratore Fabio Napoleone, il quale smentisce che le ricostruzioni emerse sul caso di Garlasco siano fuoriuscite dagli uffici della Procura.
«Ogni interpretazione genera solo confusione»
Napoleone prosegue criticando la diffusione di notizie attribuite alla procura da parte di soggetti esterni all’ufficio, anche quelle dei consulenti di parte, perché: «Qualsiasi interpretazione, in assenza di comunicati ufficiali, genera solo confusione, dando vita a discussioni fittizie in cui consulenti, esperti o opinionisti commentano su ipotetiche scelte della Procura basate su congetture. Perciò, ogni riferimento alla Procura di Pavia, anche quelli recentemente diffusi, deve considerarsi infondato, se non supportato da comunicazioni ufficiali», conclude la nota.