Morto il genetista Edoardo Boncinelli: aveva 84 anni. Individuò i “geni architetto”


Il genetista di fama mondiale Edoardo Boncinelli è scomparso all’età di 84 anni, era un appassionato divulgatore scientifico e amante anche della cultura umanistica. Scriveva per il «Corriere della Sera» e de «la Lettura». «Ma bisogna ricordarlo anche per le qualità umane di prim’ordine, che aveva dimostrato di fronte ai gravi problemi di salute che lo avevano colpito negli ultimi anni. Delle sue malattie e della prospettiva della morte aveva scritto a più riprese con la serenità che è solo degli animi veramente forti», ricorda il quotidiano di via Solferino.
La scoperta dei geni architetti
Nel 1985 Boncinelli, con il collega Antonio Simeone, aveva identificato alcuni geni omeotici dell’uomo, cosiddetti «architetti» che progettano lo sviluppo biologico dell’organismo. Poi aveva ampliato i suoi studi nelle neuroscienze, dove individuò alcune famiglie geniche utili alla regolazione dell’attività della corteccia cerebrale. Ha guidato il laboratorio di biologia molecolare presso l’Istituto San Raffaele della metropoli lombarda e in seguito è stato direttore della Scuola internazionale superiore di studi avanzati (Sissa) di Trieste. Sue le opere I nostri geni, pubblicato per Einaudi nel 1998, e Il cervello, la mente e l’anima (Mondadori, 1999). Appassionato divulgatore, con un altro illustre collaboratore del «Corriere» venuto a mancare, Giulio Giorello, di cui era fraterno amico, pubblicò un libro in forma di conversazione con il filosofo Umberto Galimberti, intitolato E ora? (a cura di Giovanni Maria Pace, Einaudi, 2000), sui grandi temi esistenziali dell’uomo.
(Foto di Sangharsh Lohakare su Unsplash)