Bayesian, la moglie di Mike Lynch (morto nel naufragio) finisce in bancarotta: deve 700 milioni ad Hp


Il patrimonio del magnate britannico Mike Lynch, che ad agosto 2024 perse la vita nel naufragio del Bayesian insieme alla figlia e altre cinque persone, è stato dilapidato. Un giudice di Londra ha intimato alla moglie del miliardario, sopravvissuta e responsabile della gestione dell’eredità, di pagare 700 milioni di sterline alla Hewlett Packard (HP) per una causa legale. La società americana aveva chiesto un risarcimento danni di 4,55 miliardi di dollari per l’acquisizione della sua compagnia di software Autonomy. Il viaggio organizzato a bordo del Bayesian era stato pensato proprio per festeggiare l’assoluzione dell’imprenditore dalle accuse di frode in America, relative alla stessa acquisizione di ASuonomy da parte di Hp per 11 miliardi nel 2011.
L’accusa del giudice di Londra: Lynch e il socio hanno gonfiato il valore di Autonomy
Secondo l’accusa, Lynch e il socio Sushovan Hussain avrebbero gonfiato il valore di Autonomy prima di venderla ad Hp. In questo modo, avrebbero ingannato gli acquirenti e le autorità di regolamentazione. Nel 2025 Hp ha infatti svalutato 8,8 miliardi di dollari in relazione all’acquisto, sostenendo che vi siano effettivamente state delle irregolarità contabili. Oggi, l’eredità di Lynch che è stata destinata alla moglie Angela Bacares e la figlia Esme e ammonta circa a 500 milioni di sterline, è stata azzerata per coprire (neanche del tutto) il risarcimento richiesto dai legali Hp, circa 700 milioni di sterline.
L’assoluzione di Lynch nel 2024
A giugno 2024 il Mike Lynch era stato dichiarato non colpevole di tutte le 15 accuse di frode a suo carico. Per festeggiare, nel mese di agosto era partito per una vacanza con la figlia e alcuni amici imprenditori, trasformatasi poi in tragedia la notte del 19 agosto a largo della baia di Porticello, in provincia di Palermo. Incriminato per la prima volta nel 2018 una volta uscito dall’aula, all’epoca, Lynch aveva detto alla stampa: «Non vedo l’ora di tornare nel Regno Unito e di dedicarmi a ciò che amo di più: la mia famiglia e l’innovazione nel mio campo». A distanza di un anno, le cause del naufragio restano ancora da chiarire.