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Tensione Thailandia-Cambogia, scontri a fuoco e missili al confine. Sono almeno 12 i morti. La denuncia di Bangkok: «Attacchi mirati ai civili»

24 Luglio 2025 - 13:49 Alba Romano
thailandia cambogia
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Circa 5mila gli evacuati delle zone di confine della provincia di Oddar Meanchey

Si infiamma la situazione al confine tra Cambogia e Thailandia. Vicino al tempio indù Khmer Ta Muen Thom, lungo il confine tra la provincia nordorientale di Surin e nella provincia nordoccidentale di Oddar almeno 12 persone sarebbero morte in seguito agli attacchi lanciati da truppe cambogiane. Secondo fonti militari di Bangkok tra le vittime ci sarebbe anche un bimbo di otto anni. Il bilancio di morti più grave è in un minimarket all’interno di una stazione di servizio a Ban Phue, nella provincia di Sisaket, a circa 20 chilometri dal confine, dove i morti sono 6 e i feriti 14. Altre due persone sono morte e altrettante sono rimaste ferite al villaggio di Kab Choeng, nella provincia di Surin. E sono circa 5.000 cittadini delle zone di confine della provincia di Oddar Meanchey, in Cambogia, che sono stati evacuati mentre gli scontri proseguono. Lo riferisce il quotidiano “The Phnom Penh Post“, citando il portavoce dell’amministrazione provinciale, Meth Meas Pheakdey. Gli evacuati appartengono a circa 1.500 famiglie e risiedono in 12 villaggi considerati ad alto rischio.

L’Ue segue da vicino gli sviluppi

L’Ue sta seguendo «da vicino gli ultimi sviluppi lungo il confine tra Cambogia e Thailandia»: «siamo profondamente preoccupati per la recente escalation delle tensioni, con segnalazioni di vittime, anche tra i civili». Lo ha riferito il portavoce della Commissione europea per gli Affari esteri, Anouar El Anouni, durante il briefing con la stampa a Bruxelles. «L’Ue chiede una de-escalation di questo conflitto ed esortiamo sia la Cambogia che la Thailandia a dar prova di moderazione, a riprendere il dialogo attraverso i canali diplomatici e a dare priorità alla sicurezza della popolazione» ed esorta inoltre «tutte le parti a rispettare i principi del diritto internazionale e la Carta delle Nazioni Unite, in termini di risoluzione di eventuali controversie internazionali», ha concluso il portavoce.

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