La falsa storia delle auto accatastate in un deposito in Germania


Circola un video in cui numerosi veicoli della casa automobilistica Audi appaiono accatastati uno sull’altro all’interno di un deposito. Secondo la narrazione diffusa insieme al filmato, le auto sarebbero destinate alla distruzione perché rimaste invendute da tempo. Perché non tentare di venderle? Perché, sempre secondo i post sui social, conservarle o rivenderle costerebbe più che demolirle. Si tratta però di una notizia falsa.
Per chi ha fretta
- Le auto risultano depositate presso uno stabilimento di un’azienda che si occupa di riciclo.
- Audi ha dato mandato all’azienda di recuperare il maggior numero possibile di pezzi di ricambio dalle auto presenti nel video.
- Le auto non erano più idonei alla vendita a causa di danni causati dal trasporto o di modifiche ai requisiti normativi nel mercato di riferimento.
Analisi
Il video viene condiviso insieme al seguente testo:
In Germania centinaia di nuove Audi finiranno sotto i rulli: non sono state vendute in tempo e conservarle o rivenderle costa più che distruggerle.
È una pratica comune tra molte case automobilistiche: le auto in eccesso vengono rottamate per evitare che il marchio perda valore e che i prezzi sul mercato scendano.
Questo è il vero capitalismo malato: loro distruggono le auto nuove per produrre le quali hanno usato enorme quantità di energia e dei materiali e a un cittadino rompono le palle per una vecchia panda o per un vecchio motore a diesel.

Servono per i pezzi di ricambio
Come verificato dai colleghi tedeschi di DPA, le auto riprese nel video non sono state accantonate per essere distrutte o rottamate, ma per essere smontate e utilizzate come fonte di pezzi di ricambio per altri veicoli ancora in circolazione.
Il video è stato girato nella sede dell’azienda Retek, a Ihlow, specializzata proprio nel recupero e riciclo di componenti automobilistici. Contattata da DPA, la portavoce di Audi, Alina Seysen, ha smentito categoricamente le affermazioni diffuse sui social in merito al video e alle auto in questione:
I veicoli non erano più idonei alla vendita a causa di danni causati dal trasporto o di modifiche ai requisiti normativi nel mercato di riferimento. [….] Un’azienda partner sta smontando i veicoli in modo professionale e corretto per recuperare il maggior numero possibile di pezzi di ricambio. Il contratto prevedeva un ordine una tantum per un numero limitato di veicoli, nell’ordine delle quattro cifre.
Ulteriore conferma arriva dalla stessa Retek, contattata da DPA.
Conclusioni
Il testo che accompagna il video, dunque, diffonde un’informazione completamente fuorviante e non corrispondente ai fatti.
Questo articolo contribuisce a un progetto di Meta per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Meta.